È appena terminata Corea del Sud - Germania, ultima partita del girone F al mondiale. Due a zero per i coreani, segnati al 90esimo e con una seconda rete in contropiede con Neuer salito per un calcio piazzato. Quindi, la Germania è fuori dal Mondiale, eliminata dopo essersi presentata da campione in carica. E classificandosi ultima in un raggruppamento che comprendeva anche Messico e Svezia.Devo essere sincero: era dall'eliminazione dell'Italia alle qualificazioni che non riuscivo a guardare una partita delle nazionali. Ma adesso credo che mi gusterò il resto della competizione con leggerezza e distacco. Perché il karma alla fine sistema sempre tutto.
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È vero: che la detentrice della coppa venga eliminata al girone del mondiale successivo è quasi una regola delle ultime edizioni. È successo all'Italia nel 2010, e alla Spagna nel 2014. Ma l'eliminazione dei tedeschi nasconde anche un mantra sportivo immortale. Quando la Germania se la tira, alla fine le prende.È successo prima della semifinale del 2006, quando sostenevano di avere la finale in pugno. E all'europeo del 2012, quando dissero apertamente di essere superiori e presero due missili da Balotelli.
Stavolta non potevamo punire la loro supponenza grazie alla grande perizia di Ventura e Tavecchio. E ci hanno preso pesantemente per il culo per non esserci qualificati. Michael Ballack subito dopo l'eliminazione aveva twittato "pregate per l'Italia"; e Bastian Schweinsteiger ci aveva ironicamente dati come "favoriti della manifestazione".È bello sapere che le leggi del cosmo non si smentiscono mai.