La petizione per chiedere l'indipendenza di Londra dal resto del Regno Unito

"Londra è una città internazionale, vogliamo rimanere nel cuore dell'Europa."

Inizia con questa frase la petizione lanciata su Change.org per dichiarare l'indipendenza di Londra dal Regno Unito e continuare a far parte dell'Unione Europea.

L'autore dell'appello online, che a poche ore di distanza dal risultato del referendum sulla Brexit ha raggiunto l'obiettivo prestabilito di 50mila firme, è James O'Malley, giovane giornalista londinese.

"Facciamocene una ragione, il resto del paese non è d'accordo," scrive O'Malley. "Quindi, piuttosto che assumere un comportamento passivo-aggressivo e votare l'uno contro l'altro a ogni elezione, divorziamo ufficialmente e andiamocene con i nostri amici nel continente."

Destinatario della petizione, accompagnata dall'hashtag #londependence, è Sadiq Khan, neoeletto sindaco di Londra, che attraverso la sua pagina Facebook ha subito rassicurato gli europei residenti nella capitale britannica che continueranno a essere i benvenuti.

"Sindaco Sadiq, non preferiresti essere il presidente Sadiq? Fa' sì che ciò avvenga!" conclude il O'Malley.

Mentre il risultato complessivo ha visto il 51,9 per cento della popolazione della Gran Bretagna schierarsi a favore dell'uscita dall'Unione Europea, il 60 per cento dei londinesi ha votato per il remain - e in alcune zone si è arrivati persino al 70 per cento.

Anche in Scozia e nell'Irlanda del Nord hanno prevalso i voti dei cittadini favorevoli a restare nell'UE, e Manfred Weber, attuale presidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo (Ppe) e alleato della cancelliera tedesca Angela Merkel, ha affermato che se lo desiderano possono continuare a fare parte dell'Unione.

Nel frattempo si è già parlato di un'altra petizione portata all'attenzione del Parlamento per indire un nuovo referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito nell'Unione Europea.

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