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Tecnologia

A Torino un errore (ora corretto) ha regalato 61 milioni di euro di biglietti per i mezzi pubblici

8.000 biglietti (a testa) a 4.500 passeggeri, ma un rapido aggiornamento del software dei validatori ha annullato tutti i biglietti anomali.

A partire dall'1 agosto, a Torino, chi vuole usare i mezzi pubblici dovrà necessariamente disporre di una tessera elettronica chiamata Bip sulla quale è possibile caricare dei biglietti acquistati regolarmente agli sportelli o ai distributori automatici. In pratica, i vecchi biglietti di carta sono andati ufficialmente in pensione.

Decidere di far dipendere un'infrastruttura vasta, vitale e costosa come quella dei trasporti pubblici da una tessera elettronica, però, significa anche essere certi di disporre di un sistema in grado di gestire questo cambiamento radicale. Quest'ultimo dettaglio pare essere stato trascurato dalla Gtt, il gruppo torinese trasporti: numerosi articoli di cronaca, infatti, hanno rivelato ieri che un errore (ora corretto) del sistema ha regalato a 4.500 passeggeri la bellezza di 8.000 biglietti gratis a testa.

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Per capirci, a Torino un biglietto per una corsa singola da caricare sulla tessera elettronica Bip costa 1,70€, e fatti due calcoli si scopre che l'errore nel sistema Gtt ha regalato l'equivalente di 61 milioni di euro di biglietti gratis.

Secondo un articolo pubblicato su Diario di Torino, sono stati i controllori stessi ad avere un primo riscontro del problema nella scorse settimane, "Io personalmente ne ho trovata una con 8.186 e un’altra con 8.188 viaggi residui a distanza di pochi giorni," spiega Damiano De Padova, assistente alla clientela e sindacalista Rsu Ugl, che continua spiegando a Diario di Torino che "considerato che nel piano industriale Gtt l’aumento delle entrate per la parte riguardante il nuovo piano tariffario e il contrasto all’evasione tariffaria è quantificato in 5 milioni di euro, un errore del genere ha la capacità di mettere in ginocchio non solo il nostro settore ma l’intera azienda, in cui ricordiamo sono ancora in ballo 260 posti di lavoro."

Nei giorni successivi ai primi errori, alcuni di questi passeggeri hanno provato a segnalare l'anomalia agli sportelli in cui avevano ricaricato le smartcard, ma sono stati reindirizzati ai centri GTT. Al momento l'anomalia sembra essere rientrata e i biglietti regalati annullati, "Nei primi giorni si è verificata un'anomalia nella ricarica dei biglietti sulla smartcard, questa anomalia ha portato al caricamento di un numero X di biglietto," mi ha spiegato l'ufficio stampa della GTT, contattato al telefono. "In alcuni casi erano 5, in altri 10, etc etc… Questo problema è stato risolto lanciando un software sui validatori per cui nel momento in cui si passa la smartcard sui validatori viene annullata l'anomalia. Quindi c'è stata l'anomalia, ma non ha portato a danni economici perché siamo intervenuti subito ed ora la situazione è stata risolta."

La correzione dell'anomalia e l'annullamento delle sue conseguenza, dunque, sono state piuttosto rapide, ma la vicenda ci ricorda quanto delicato sia l'implementazione di apparati interamente elettronici all'interno di infrastrutture vitali al tessuto urbano come quella dei trasporti pubblici. In casi come questo, un errore tutto sommato passabile può rapidamente trasformarsi in un ingente danno economico.

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