Salute

Chi rifiuta di mettere la mascherina avrebbe tratti in comune con la sociopatia

La ricerca di un’università brasiliana ha spiegato, almeno in parte, perché certe persone non rispetterebbero le norme anche davanti all’evidenza di contagi e morti.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
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Foto per concessione di Adam Nieścioruk / Unsplash.

L’uso della mascherina come protezione contro il coronavirus è diventato oggetto di contesa durante la pandemia. Grossi movimenti no-mask sono nati un po’ dappertutto, dagli Stati Uniti all’India passando per l’Europa. Per quanto inizialmente gli scienziati avessero in effetti sconsigliato l’uso delle mascherine, sostenendo che avessero scarsa efficacia nella prevenzione del contagio, col passare del tempo gran parte ha fatto dietrofront e ne ha incoraggiato l’uso. Vari esperti hanno rilevato che chi non vuole indossare una mascherina di solito fa questa scelta perché non apprezza che siano posti dei limiti ai propri comportamenti e vuole “libertà per la sua faccia,” la trova scomoda e ha sentito pareri discordanti circa la sua efficacia nel contrastare il virus.

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Ma uno studio condotto in Brasile ha rilevato che insensibilità, disonestà e atteggiamenti manipolatori—alcuni dei tratti associati alla psicopatia—sarebbero comuni tra le persone che infrangono le norme di sicurezza contro il COVID-19. La ricerca ha evidenziato che gli individui che mostravano tratti della cosiddetta “triade oscura” della personalità—narcisismo, machiavellismo e psicopatia—erano anche i più propensi a sminuire i rischi posti dal COVID-19 ed evitare di lavarsi le mani regolarmente o mantenere la distanza di sicurezza.

La ricerca è stata condotta su un campione di circa 1600 persone in Brasile—un paese che attualmente ha più di 4 milioni di casi di coronavirus—nello specifico dall’Università Statale di Londrina, una città nel sud del paese. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Personality and Individual Differences.

Tra il 21 maggio e il 29 giugno, i ricercatori hanno interrogato 1578 brasiliani adulti sui loro comportamenti e il rispetto delle misure anti-COVID-19. Questo comprendeva domande come: “Pensi che sia necessario usare una mascherina/mantenere le distanze sociali/lavarsi le mani più spesso?”

Ogni individuo sottopostosi al test è poi stato inserito in una di due categorie. Il primo gruppo—il “gruppo dell’empatia”—consisteva di circa 1200 persone che avevano mostrato interesse nel capire i sentimenti e le motivazioni delle altre persone. Queste persone tendevano anche a essere interessate allo “sviluppo di interazioni sociali positive” con gli altri.

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Il secondo gruppo, che comprendeva circa 400 persone, aveva mostrato segni di disturbo antisociale della personalità—anche conosciuto come sociopatia o psicopatia, due termini spesso usati in modo intercambiabile e che gli esperti considerano condividere molti dei tratti fondamentali. Questo gruppo era più propenso a sentirsi “socialmente distaccato” e a comportarsi in modo ostile. Sono state queste persone che, hanno spiegato i ricercatori, tendevano a rifiutare di indossare una mascherina o seguire le norme del distanziamento sociale. La differenza tra i due gruppi era che chi si trovava in quello antisociale aveva mostrato livelli più alti di insensibilità, disonestà, ostilità, impulsività, irresponsabilità, comportamenti manipolatori e propensione al rischio rispetto alle persone nel gruppo “empatico”.

I ricercatori hanno anche diviso i partecipanti in quattro gruppi a seconda dell’aderenza alle misure di contenimento, basandosi su quanto la persona le ritenesse importanti.

Esporre se stessi e gli altri a un rischio, anche quando può essere evitato, è un tipico tratto elle persone con tendenze antisociali e bassi livelli di empatia, hanno detto gli autori dello studio. “Questi tratti spiegano, almeno parzialmente, il motivo per cui certe persone continuano a non aderire alle misure di contenimento nonostante l’aumento dei casi e delle morti,” ha concluso lo studio.

Questa si aggiunge ad altre ricerche che hanno effettuato scoperte simili, cioè che le persone con tratti psicopatici o narcisisti sono più propense a disobbedire alle norme per fermare il contagio o ad accumulare in modo compulsivo oggetti come la carta igienica.

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