Musica

Marracash è il supereroe del rap italiano

E lo è perché i supereroi hanno cominciato a essere interessanti da quando hanno smesso di sembrare invincibili.
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La settimana scorsa Marracash è stato protagonista di un evento della serie Niente di Strano, organizzata da BuddyBank e Tidal, dividendo il palco con Frah Quintale. Le fotografie di questo articolo sono state scattate in quell'occasione da Ludovica De Santis.

I supereroi sono diventati più interessanti di prima quando hanno smesso di essere invincibili, e per alcuni rapper in fondo vale lo stesso discorso. Le loro storie sono una versione amplificata e esagerata delle nostre, momenti negativi compresi. Per questo, a volte, la cosa più interessante è guardare dietro la maschera.

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I supereroi sono diventati più interessanti di prima quando hanno smesso di essere invincibili, e i rapper sono un po’ dei supereroi dei nostri giorni.

Persona, oltre a essere il titolo del disco di Marra e del film di Ingmar Bergman citato al suo interno e sulla copertina, è la parola latina che significa "maschera". E in inglese "persona" significa "personaggio". Ecco, e che cosa c’è nella vita di un personaggio di successo quando i riflettori si spengono, o quando non si sa più bene che cosa fare e perché? Quando non si è più sicuri di se stessi? Quando, nonostante il successo, si vivono grossi momenti di down? È a tutte queste domande, e a alcune altre, che risponde il quinto album di Marracash.

Nel 2005, ai tempi di Roccia Music, il percorso di Marra poteva sembrare quello di tanti rapper. Certo, era uno dei più bravi, e fu tra i primi a passare da un certo tipo di underground al successo mainstream. Almeno in apparenza, fino al 2011 la sua carriera sembrava potersi riassumere con il titolo di un suo album, a sua volta una citazione de L'odio: Fino a qui tutto bene.

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MARRACASH LIVE PER NIENTE DI STRANO

Una produttività regolare, singoli che andavano in radio, tour, collaborazioni. Nel giro di qualche anno Marracash, grazie alle sue indiscutibili doti tecniche e di scrittura, era diventato uno dei principali rapper d’Italia. Poi, però, succede qualcosa. Tra il suo terzo e il suo quarto disco passano quattro anni, un tempo molto lungo per il mercato e soprattutto per il rap, che nello stesso momento stava giusto entrando nell'era dello streaming.

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È il 2015 quando esce Status, un disco fortissimo, il suo migliore fino a quel punto. Anzi, il miglior disco di uno dei migliori rapper italiani. Riascoltato oggi, sembra che il suo autore vesta un’armatura, una corazza. Marracash ci vuole ribadire che lui è il numero uno, e ci riesce.

Su Status Marracash ci vuole ribadire che lui è il numero uno, e ci riesce.

Quello è un anno cruciale per il rap in Italia, in cui le cose cambiano molto. Tutto subisce un’accelerazione. Sarebbe però un errore mettere Marracash in contrapposizione rispetto alle nuove leve: ci sono rapper della vecchia guardia che sembrano avere fatto della diversità rispetto ai giovani il loro unico selling point. Quello Marracash non ha mai fatto. Basti pensare che proprio quell'anno è lui che, insieme a Shablo e attraverso Roccia Music, ripubblica l’album di esordio di Sfera, prima uscito solo in free download, e gli spalanca di fatto le porte nell’industria discografica ufficiale.

Nel suo modo di essere artista ci sono però due grandi differenze rispetto alla nuova scuola. La prima è che dal 2015 in poi non sono passati due mesi senza che arrivassero al successo nuovi nomi, nuove crew, nuove realtà; e che per rimanere al passo questi hanno dovuto produrre tantissimo, non fare passare un mese senza qualche nuova uscita. Marracash fa un disco nel 2016 con il socio di sempre Gué Pequeno, Santeria, a cui segue un tour, e poi rimane in silenzio fino a pochi mesi fa.

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MARRACASH LIVE PER NIENTE DI STRANO

Una seconda differenza sono i social network. Per i rapper contemporanei, le story di Instagram non contano meno della musica. La creazione del loro personaggio, passa da lì. Sono decine di story quotidiane che i follower sorbiscono come puntate istantanee di una serie televisiva, formidabili strumenti di autopromozione. Marracash è un rapper che non ama i social network e che non condivide la sua quotidianità nelle story.

Tutte queste sono scelte di vita, ma anche scelte molto rischiose nel mercato contemporaneo. C’è un altro elemento che può aggiungere insicurezza: quando non fai niente, non sbagli. Puoi rimanere seduto per sempre sugli allori del passato.

Fino a poco tempo fa Marracash non era sicuro di riuscire mai a fare un disco nuovo, non era sicuro di riuscire a trovare stabilità nella sua vita e non era sicuro di molte cose.

Fino a poco tempo fa Marracash non era sicuro di riuscire mai a fare un disco nuovo, non era sicuro di riuscire a trovare stabilità nella sua vita e non era sicuro di molte cose. Persona è la prova che è in grado di fare un disco enorme in tre mesi, mettendoci però dentro il vissuto di anni. È un disco che richiede attenzione, non da pompare in macchina. È anche pesante, sicuramente maturo. Sono cinquanta minuti di colloquio con una persona che ti parla di cose importanti. E questo lo rende un disco importante non soltanto per il suo autore, ma anche per lo stato di salute del rap in Italia.

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Marracash non è il rapper della vecchia scuola, il rapper che si mette in contrapposizione rispetto ai giovani—basti ascoltare "SUPREME". Però ha fatto un lavoro credibile per tutti. Perché nonostante il suo sia un genere in cui la scrittura è fatta di continue metafore, citazioni e giochi di parole, dopo i trent’anni in Italia si fa fatica a prendere sul serio il rap.

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MARRACASH LIVE PER NIENTE DI STRANO

Questo disco potrebbe essere l’occasione per un cambiamento, in questo senso. Grazie a Persona profondità e grandi numeri potrebbero viaggiare di pari passo, come testimoniato dai dati sugli streaming, dai numeri pazzeschi registrati su Genius e dall’incredibile sequela di sold out già in programma per il Forum di Assago.

Persona è la prova che non sappiamo mai cosa ci riserverà il futuro. Che è l’unico motivo per continuare a andare avanti. "Non conta quanto hai perso prima, nella tua vita/ Chi ti ha fottuto l'autostima, chi ti incasina / C’è sempre un modo ed una chance / Finché nel petto suonerà." Se non è da supereroi questo, non sappiamo cosa lo sia.

Come dicevamo all'inizio, Marracash ha cantato davanti a una piccola folla in un ufficio al diciannovesimo piano della torre Unicredit. Il live era il sesto ed ultimo della serie Niente di Strano, organizzato da BuddyBank e Tidal, ed è stato davvero una figata. Lo potevi vedere in streaming su YouTube in diretta, ma se te lo sei perso non preoccuparti perché tanto puoi rivederlo qua sotto.