Abbiamo fatto ascoltare Calcutta a una ragazza di Calcutta
Grafica di Pietro Amoruoso.

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Musica

Abbiamo fatto ascoltare Calcutta a una ragazza di Calcutta

E neanche lei è riuscita a capire che cosa voglia dire "Mi sono addormentato di te".

Ho conosciuto Aachal una sera a caso qualche mese fa, a febbraio. Lavora nel tessile e collabora con degli stilisti che non posso dire di conoscere ma mi sono sembrati piuttosto bravi mentre mi faceva vedere le loro creazioni. Quella sera, chiacchierando, abbiamo cominciato un processo di scambio musicale. Non ricordo bene come sia successo ma credo c'entri il fatto che io abbia tirato fuori "Mundian To Bach Ke" di Panjabi MC, rischiando di sembrare uno sporco colonialista. È che volevo sapere sapere se davvero, come immaginavo da piccolo, quel "COME ON!" diffondesse ondate di balli sfrenati dal Kashmir al Kerala. Lei mi ha rassicurato dicendomi di sì, mi ha fatto sentire del rap indiano, io le ho canticchiato "Cupido" di Sfera Ebbasta e così abbiamo fatto amicizia.

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Aachal è poi tornata in India, ma siamo comunque rimasti in contatto rispondendoci alle storie su Instagram. Ed è così che un giorno è scattata la seguente conversazione:

Aachal aveva risposto a una mia storia in cui dicevo "Hey, ho scritto questo articolo sui testi di Calcutta". Sul momento non ho realizzato la portata delle sue parole, limitandomi a un classico sorrisino alla "che buffa coincidenza". Ma alle 4:50 del 29 maggio il mio cervello ha improvvisamente realizzato che lavoro per VICE e non potevo quindi lasciarmi scappare l'opportunità che mi si era parata di fronte. Dovevo per forza pormi delle domande.

Insomma, che cosa ne pensa di Calcutta una ragazza di Calcutta? Le canzoni del vecchio Edoardo possono fare battere i cuori anche a chi vive a 7200 chilometri da Latina? L'itpop può spopolare anche tra i vicoli degli antichi bazaar di quella che si dice essere la "città della gioia"? Fortunatamente Aachal si è prestata all'indagine. Le ho tradotto in inglese i testi di quattro grandi successi di Calcutta e quindi eccoci qua a scoprire come ci si sente a essere di Calcutta e ascoltare Calcutta a Calcutta. Che tra l'altro, ho scoperto grazie a questo articolo, non si chiama più Calcutta.

"CHE COSA MI MANCHI A FARE"

Noisey: Ciao Aachal, come ti sembra questo video? È grazie a questa canzone che Calcutta è diventato famoso.
Aachal: Il primissimo pensiero che mi è venuto in testa quando ho schiacciato play è stato "Oddio, è assolutamente un ragazzino bengalese!" E intendo un classico ragazzino che puoi vedere per strada a Calcutta, hanno un aspetto e uno stile molto riconoscibile. Il secondo momento-oddio è arrivato quando sta seduto sulla lavatrice. Ora, forse gli italiani non se ne saranno resi conto, ma se metti in pausa in quel momento c'è del testo scritto in bengalese, che è la lingua che si parla a Calcutta. E poi quando il ragazzino guarda i manichini in vetrina ha di fronte dei classici vestiti indiani, si chiamano salwar-kameez, sari e sherwani. Quindi insomma, ho sentito una bella connessione con l'India. E invece del testo che mi dici?
La mia parte preferita è quella che fa "Raggiungermi è un orgasmo da provare / Ricordami le olive sono buone / Prenderò un gelato con il tuo sapore / Ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore". Mi ha fatto ridere! Per il resto mi sembra un pezzo d'amore triste molto basilare.

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"FROSINONE"

Passiamo a "Frosinone", tratta sempre dall'album con cui Calcutta ha fatto successo. Qua forse il testo è troppo pieno di riferimenti a cose italiane perché tu ti ci possa rivedere,ma dimmi tu.
Il mood è sicuramente diverso, il video sembra molto crudo e scarno. Lui mi sembra il tipico uomo dal cuore spezzato. Uno che non sa dove andare e si sente perduto. Questa non mi fa impazzire. E poi la parte del testo che dice "A questa America daremo un figlio / che morirà in jihad" mi inquieta un po', la trovo problematica e non riesco davvero a capire quello che vuole significhi. Però d'altro canto sembra perso, quindi ci sta.

"ORGASMO"

Questo è il primo singolo dal nuovo album di Calcutta, Evergreen, che è uscito da poco. Come ti sembra il video?
Se l'obiettivo del regista era quello di mostrare cosa succede quando due persone che stavano insieme si mollano e cercano in qualsiasi maniera di ammazzare la loro solitudine, allora penso abbia fatto un buon lavoro. Mi è sembrato tutto molto reale, e il finale mi è piaciuto davvero tanto. Paragonato agli altri video che mi hai fatto vedere questo aveva molti più elementi, più carattere, più anima e una storia in cui è facile rivedersi. Il testo, come puoi desumere dal titolo, la butta sul carnale. Come ti sembra?
Anche il testo di questa mi sembra più bello degli altri. È più naturale e profondo, mi piace molto. Penso che sia molto bravo a descrivere situazioni in cui prima o poi ti trovi. Un po' lo capisco quando dice "E se ti parlo con il cuore chiuso / Rispondi tanto per fare / E se mi metto davvero a nudo / Dici che ho sempre voglia di scopare". E poi "Dove perdersi quando fa buio, mi fa paura / Ecco un bacio stampato fra il mento e la scollatura" è una frase molto poetica.

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"PESTO"

Questo invece è il secondo singolo di Evergreen. Che cosa ne pensi?
Dato che non capisco neanche una parola di italiano, mentre guardavo il video il mio cervello si è fatto un viaggione per dare senso a quello che stavo vedendo. La mia personalissima interpretazione della trama è la seguente: un uomo e sua figlia o nipote sono in viaggio, stanno andando da qualche parte o stanno scappando da qualcuno. Ma lui ha qualcosa di cui si deve liberare. Non sa come fare, chiama qualcuno, si incazza… e la ragazzina preoccupata mi spezza il cuore. E invece che ne pensi del testo?
Mi piace moltissimo il ritornello, da quando dice "Hey deficiente". Ma sto ancora provando a capire che cosa vuole dire con "Mi sono addormentato di te". Anche noi, fidati! E invece la copertina del singolo ti piace?
Mi sembra una pasta deliziosa! Ora ho voglia di un bel piatto di spaghetti. Personalmente, il pesto mi piace un sacco.

CONCLUSIONI

Bene Aachal, grazie per esserti sottoposta a questo esperimento. Come ti fa sentire il fatto che uno dei musicisti più famosi d'Italia abbia rubato il nome alla tua città?
Non mi sentirei di dire che lo ha "rubato", forse lo ha solo… ispirato? Dal video di "Che cosa mi manchi a fare" mi sembra così! Mi sembra una cosa ok comunque, non esistono paletti nell'arte. Tra l'altro qualche anno fa il governo indiano a cambiato il nome ufficiale di Calcutta. Ora si chiama Kolkata, come nella forma vernacolare. In fondo è solo un nome, anche noi abbiamo dei biscotti che si chiamano "Milano", ma a parte la connessione istantanea che ti scatta non è che ci sia molto altro. C'è qualche equivalente indiano di Calcutta che ci puoi consigliare?
Sai che non me ne vengono davvero in mente? Dovrei pensarci davvero bene e perderci un po' di tempo. Ci sta, non è che le nostre tradizioni musicali siano poi molto affini. Ma ci sono degli artisti che ti ha ricordato?
Ti dirò, l'unica cosa a cui mi fa pensare è il fatto che l'amore sia un argomento universale. Non importa quale lingua tu usi per esprimerlo, ogni opera d'arte parla d'amore e nasce solo ed esclusivamente dall'amore.

Ora che hai scoperto Calcutta, ti è venuta voglia di metterti ad ascoltarlo?
Sì, lo ascolterei volentieri qualche volta. Non sento di dover capire quello che un cantante dice per farmi venire voglia di cantare con lui. È musica davvero ben fatta. Insomma, non è che ascolti "Despacito" perché la capisci. Senti il beat, senti la musica, e ci vai sotto. È questa la figata della musica, no? Che non ha barriere. Verissimo. Grazie Aachal! Elia è su Instagram. Segui Noisey su Instagram e Facebook

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