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Cosa sta alimentando la richiesta di lacrimogeni?Mentre gli Stati Uniti stavano ancora valutando l'idea di bombardare la Siria per l'uso di armi chimiche, Washington aveva presentato un piano per risolvere la crisi in Bahrein. Secondo alcuni la speranza era che l'Iran sarebbe stato grato agli Stati Uniti per aver risolto una conflitto alle sue porte, arrivando a rivedere il sostengo ad Assad e perdonando l'America per tutti i problemi tra i due.Mentre l'Iran non ha mai accettato esplicitamente di fare marcia indietro sul suo sostegno ad Assad, ha pubblicamente approvato il piano statunitense per risolvere la situazione in Bahrein. Ora, però, lo scacchiere è cambiato, e il Dipartimento del Pentagono non ha più la necessità di placare l'Iran con la questione del Bahrein.Così, l'apparente venir meno del compromesso ha spinto il Bahrein, sostenuto dagli alleati sauditi, a dare un ulteriore giro di vite nella lotta contro il malcontento popolare. Le autorità si sono rifornite di gas lacrimogeni per almeno i prossimi dieci anni, hanno arrestato il vice del partito di opposizione, Khalil al-Marzooq, e hanno spedito in galera dozzine di persone accusate di aver preso parte al movimento del 14 febbraio, una coalizione che il governo ritiene colpevole della violenza nelle proteste.
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