A vent’anni di distanza, niente incarna meglio il concetto di slipstream rispetto alla storia di Kid A dei Radiohead
"La sua voce era già molto ben sviluppata, e totalmente diversa da quella di chiunque altro", ricorda Schreiber. È questo il motivo che lo spinse a fare di DiCrescenzo uno dei contributor più assidui e, progressivamente, lo star writer della redazione: qualcuno capace di spodestare la logica delle compagnie editoriali tradizionali e creare un vero e proprio nuovo vocabolario della critica musicale.Pitchfork comincia a farsi conoscere davvero e afferma il suo originale linguaggio, trainato dalla conversational review, la recensione di un disco giostrata come un dialogo con il lettore o, in alcuni casi, con l’artista stesso. Tra le punte più particolari di questo filone, DiCrescenzo immaginò di intrattenere uno scambio di email con Gesù per discutere di quanto facesse schifo Cobra and Phases Group Play Voltage in the Milky Night degli Stereolab—che silurò con un sonoro 3.4 su 10—, si immaginò ad un contest per DJ a gareggiare contro i Basement Jaxx e fece la paternale a Moby, asserendo che Play fosse, letteralmente, "rock col preservativo"—capito il personaggio?Tra gli articoli più particolari della “nuova critica musicale”, quello in cui DiCrescenzo immaginò di intrattenere uno scambio di email con Gesù per discutere di quanto facesse schifo Cobra and Phases Group Play Voltage in the Milky Night degli Stereolab.
Kid A dei Radiohead è stato uno dei primi grandi album che la gente ha sperimentato online, dal buzz sui forum online ai leak su Napster che l'hanno preceduto.
DiCrescenzo propone il suo solito stile, ma stavolta si porta verso un limite ancora più estremo, nonché congeniale a quello che Pitchfork stava cercando. "Non avevo mai visto una stella cadente prima d'ora": questa è la frase d’apertura che racconta Kid A dei Radiohead, mentre Brent DiCrescenzo spiazza tutti e parte in quarta a raccontare la sera del 22 Giugno dello stesso anno.È in Piazza Santa Croce, a Firenze e insieme ad amici in vacanza in Italia, si trova a un concerto che fa parte proprio dell’ultimo tour di Ok, Computer e sul finale vengono suonate per la prima volta dal vivo diverse demo di Kid A e, addirittura, di Amnesiac. Tra rimandi a Michelangelo, i sampietrini e racconti di italiani ubriachi che invocano “Criep”, la sentenza è consegnata presto alla storia: "Kid A rende il rock and roll infantile: confrontarlo con altri album è come paragonare il blu di un acquario a quello di una carta da parati. [...] suona come un cervello annebbiato che cerca di ricordare un rapimento alieno. L'esperienza e le emozioni legate all'ascolto del disco sono come assistere alla nascita di un bambino nato morto e allo stesso tempo avere la possibilità di vederlo giocare nell'aldilà su Imax.""Kid A rende il rock and roll infantile: confrontarlo con altri album è come paragonare il blu di un acquario a quello di una carta da parati. […] suona come un cervello annebbiato che cerca di ricordare un rapimento alieno.”
L'iconico 10 dato al disco rappresentò una scelta strategica—tanto che venne spoilerato in anteprima sui forum dedicati Radiohead per alimentare l'hype e il traffico—ma soprattutto un twist definitivo nel linguaggio che avrebbe trasportato il giornalismo musicale dalla carta stampata alla rete: cinismo, ironia, flusso di coscienza, lessico mai canonizzato e libertà di utilizzare le metafore più disparate per provocare sensazioni e reazioni forti.L'iconico 10 dato a Kid A rappresentò una scelta strategica, ma soprattutto un twist definitivo nel linguaggio che avrebbe trasportato il giornalismo musicale dalla carta stampata alla rete.
Si trattava di un concetto quasi futurista, un'esperienza di fruizione coinvolgente e immersiva, adatta a scoprire la nuova musica attraverso un mezzo all’epoca pressoché inesplorato: il web. Pitchfork ha continuato poi a farsi strada contribuendo all’ascesa di artisti come Arcade Fire e Sufjan Stevens, passando per Junior Boys, Broken Social Scene, Clap Your Hands Say Yeah. Da allora, il "10 perfetto" si è trasformato in un cimelio prestigioso che solo una manciata di album, in vent’anni, è riuscito ad accaparrarsi: una dinamica che unisce un disco leggendario e la rivoluzione del racconto della musica, qualcosa che forse nemmeno lo slipstream più audace poteva raccontare.Nel Gennaio del 2019, dopo 22 anni e la cessione a Condé Nast della testata, Ryan Schreiber ha lasciato Pitchfork. Brent DiCrescenzo lasciò invece nel Maggio 2006 e oggi è Managing Editor di una compagnia radiotelevisiva a Chicago. Kid A ha rappresentato, almeno in parte, l'entrata della musica discussa in rete nella coscienza pubblica. Ripercorrere quel 2 Ottobre del 2000 vuol dire oggi rivivere la transizione della critica musicale verso il mondo online, il rito d'iniziazione del costume musicale del ventunesimo secolo per come lo conosciamo noi oggi.Segui Noisey su Instagram, Twitter e Facebook.Ripercorrere quel 2 Ottobre del 2000 vuol dire oggi rivivere la transizione della critica musicale verso il mondo online, il rito d'iniziazione del costume musicale del ventunesimo secolo per come lo conosciamo noi oggi.