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Identità

Forza Nuova Calabria ha cercato di fermare il Gay Pride con uno striscione ridicolo

Il movimento di estrema destra ha tappezzato la città di Tropea con lo striscione "Sì alla cipolla, no al finocchio". Ma a diventare virale è stata una foto che ridicolizzava la frase.

Sabato 30 luglio, a Tropea (VV), si è tenuto il "Calabria Pride 2016" organizzato da Arcigay Calabria.

La manifestazione è stata stigmatizzata da Forza Nuova come "carnevalesco spettacolo" al quale "i cittadini di Tropea hanno dovuto assistere loro malgrado" — si legge in un comunicato.

Nello stesso, la sezione calabrese del movimento di estrema destra ha rivendicato anche la paternità di alcuni striscioni - che definisce "goliardici" - recanti la frase "Tropea: sì alla cipolla, no al finocchio."

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L'iniziativa di FN è nata per contestare la manifestazione e protestare contro la recente approvazione delle unioni civili, "un vero e proprio piano diabolico da parte della lobby gay," motiva il movimento politico, "sponsorizzata e protetta dalla grande finanza internazionale, che intende alterare il concetto unico e sacro di famiglia trasformandolo nel più deleterio e ambiguo famiglie."

I manifesti, secondo la sede regionale di Forza Nuova, avrebbero inoltre "suscitato grande simpatia tra i tantissimi cittadini e turisti."

In quelle stesse ore, tuttavia, a diventare virale in rete è stata la foto con un bacio di due ragazze di fronte allo striscione di FN, e condivisa da alcune pagine e profili Facebook.

La reazione della pagina Facebook di Forza Nuova Calabria, alla segnalazione della foto in questione, è stata "Grazie della pubblicità gratuita, cari cerebrolesi."

Nel weekend, il movimento di ispirazione neofascista è sceso in piazza contro la manifestazione LGBTQ anche in altre città.

Secondo il sito Gay.it, da un evento Facebook organizzato da Forza Nuova sarebbero partite delle minacce nei confronti di organizzatori e partecipanti del Rimini Summer Pride, con frasi come "un po' di casino lo vengo a fare, magari tirando qualche bottiglia a quei fr**i," e "Ti vengo a sprangare sotto casa."


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Immagine via LGBT News Italia