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Tecnologia

​Arduino non ha più un problema con Arduino

La disputa tra i due diversi rami della famiglia Arduino si è finalmente risolta: le famiglie unite sono sempre le migliori.
Immagine: Shutterstock

Quasi due anni dopo la rottura, il Grande Scisma che ha diviso in due la famiglia di Arduino, ha trovato un lieto fine: Mr. Massimo Banzi e Mr. Federico Musto hanno sepolto l'ascia di guerra.

Pochi giorni fa, infatti, i due CEO di Arduino LLC e Arduino SRL hanno annunciato che entro le fine dell'anno riuniranno i due marchi sotto il nome comune di Arduino Holding, a cui affiancheranno la no-profit Arduino Foundation, che si occuperà del mantenimento dei progetti open source dell'azienda.

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Arduino è il nome di un microcontrollore made in Italy piuttosto economico e munito di un ambiente di sviluppo intuitivo e piacevole da utilizzare, e che negli ultimi 7 anni ha costruito un gigantesco business con un target fortemente eterogeneo, dal semplice hobbista, al ricercatore, fino all'artista in cerca di nuovi medium.

La vicenda che si è appena risolta è, a dirla tutta, piuttosto complicata—Il punto del problema, però, è banale: fino a una settimana fa c'erano due marchi diversi e apparentemente identici per lo stesso prodotto. Il primo è Arduino LLC, detentore del dominio arduino.cc e fondato nel 2009 da Massimo Banzi, Martino, Cuartielles, Mellis e Igoe: Arduino LLC è il nucleo embrionale del progetto Arduino e dal 2005 si occupa di programmare e progettare tutto ciò che riguarda il software relativo ad Arduino. Arduino LLC possiede e gestisce il dominio arduino.cc.

Dall'altra parte abbiamo Arduino SRL un tempo conosciuto come Smart Projects, fondato da Martino, si occupava di tutto ciò che riguardava la produzione fisica del materiale hardware di Arduino. Nel novembre 2014 Smart Projects cambia nome in Arduino SRL e registra il dominio arduino.org.

Fino a qui tutto bene. Il problema è che poco dopo aver cambiato il nome, Martino vende Arduino SRL ad una holding svizzera, Gheo SA, gestita da Federico Musto, il quale in collaborazione con dog hunter, uno studio di design sempre da lui posseduto, decide di cominciare a sviluppare la board Arduino Yun, assieme a Arduino LLC. Il minestrone è servito.

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La vicenda legale nata da questa rottura è un turbine di minacce, udienze e rivendicazioni di trademark: Arduino SRL vuole invalidare il trademark che Arduino LLC detiene sul brand "Arduino" perché "Arduino SRL ha richiesto il trademark nel settembre del 2014 e ha prodotto fisicamente board marchiate Arduino dal 2005. Arduino LLC è nata solo nel 2009 e non controllava il nome nel momento in cui ha richiesto il trademark," spiega Hackaday nel marzo 2015; che riassume eloquentemente anche la risposta di Arduino LLC, "Abbiamo il trademark sul brand 'Arduino' da più tempo di voi e neghiamo tutte le restanti questioni che sostenete, distinti saluti."

"Questa svolta ci permetterà di avviare un nuovo percorso con Arduino, fatto di dialogo costruttivo e innovazione nel mondo dell'educazione, dei makers e dell'Internet of Things."

L'intreccio si è complicato proprio nell'estate 2015, quando Arduino SRL ha inviato un comunicato a tutti i suoi distributori in cui spiega perché la SRL e non la LLC la 'vera' Arduino, e perché dovrebbero fare riferimento a loro come unico baluardo del progetto Arduino.

Fortunatamente, dopo due anni di baruffe e dubbi, la necessità di fare chiarezza sulla vicenda si è volatilizzata assieme alla frattura tra le due parti, "Oggi è uno dei giorni migliori della stora di Arduino, " ha commentato Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino LLC. "Questa svolta ci permetterà di avviare un nuovo percorso con Arduino, fatto di dialogo costruttivo e innovazione nel mondo dell'educazione, dei makers e dell'Internet of Things."

(Nel frattempo, 1.5 milioni di telecamera legate all'Internet of Things sono diventate protagoniste di uno dei più grandi attacchi DDoS della storia.)

"Siamo felici di poter risolvere i problemi che abbiamo avuto negli scorsi anni, e ora il team sta lavorando insieme per poter continuare a offrire il miglior hardware e software open," ha spiegato Federico Musto, CEO e presidente di Arduino SRL. Che dire—finalmente.