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L’anteprima di ‘The Walking Dead’ ha scatenato un dibattito pro-vita

Nei commenti su YouTube, le ipotesi su quale personaggio stia per morire sono state oscurate dalle discussioni su un feto.
Giulia Trincardi
Milan, IT
Commentatori che discutono di coperte e posizioni dei personaggi rispetto al protagonista della serie.

La settimana scorsa è uscita un'anteprima video della settima stagione di The Walking Dead, la serie—targata AMC e tratta dal fumetto di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard—che narra le peripezie di un gruppo di sopravvissuti a una non meglio esplicata apocalisse zombie. Il video non è un trailer ma una scena estrapolata dalla prima puntata della nuova stagione, prevista per domenica 23 ottobre negli USA e lunedì 24 ottobre in Italia.

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Il video ha scatenato una catena di congetture e teorie—e, fin qui, niente di strano. A sorpresa, però, il dibattito è sconfinato in un territorio anomalo, dove pro-vita e pro-scelta hanno cominciato a disquisire su se e quanto sia legittimo definire un feto una persona. Perchè?

Considerato che stiamo parlando della settima stagione di una serie particolarmente truculenta e che questo articolo sfiorerà un paio di teorie su quale dei tormentati personaggi stia per morire, occhio agli spoiler e procedete a vostro rischio e pericolo.

Nonostante il video fosse uscito già da qualche giorno, data la natura complicata del mio rapporto con The Walking Dead (se lo guardo la sera devo per forza guardare otto video di gattini prima di dormire per riprendermi dall'ansia e dalla frustrazione), ho trovato le forze per guardarlo solo ieri. La scena—uno scambio di sguardi e cazzodurismo tra il protagonista Rick e il nuovo nemico numero uno, Negan—prende atto appena dopo il finale della sesta stagione, che aveva lasciato i personaggi a un infame destino di ambarabà ciccì coccò e colpi di mazza chiodata.

Non sapevamo allora su chi Negan avrebbe sfogato il proprio sadismo e non lo sappiamo adesso, ma sappiamo per certo che l'ha fatto. Quella poltiglia lì per terra ne è la prova. Quindi: la scena non dice esplicitamente chi è morto, ma semina un serie di indizi che lasciano di certo spazio alle congetture.

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In correlato all'anteprima, non a caso, spuntano svariati video di commento che analizzano metodicamente le immagini: la direzione dello schizzo di sangue sulla faccia di Rick, quello che sembra essere un anello nella poltiglia di cervella a terra, la copertina di Daryl messa a coprire forse quel che resta del cadavere, le parole di Negan sull'importanza del braccio destro di Rick. C'è sicuramente un bel po' su cui riflettere.

In aggiunta agli elementi presenti nel breve video, molti YouTuber e commentatori fanno anche riferimento a indizi esterni alla storia vera e propria della serie: ad esempio, l'assenza o presenza di certi attori sul set della settima stagione, o le parole sfuggite all'attore che interpreta Negan (Jeffrey Dean Morgan). A quanto pare, le persone massacrate per mano sua nella prima puntata sarebbero, in realtà, "molteplici."

(NB: Nel fumetto muore una sola persona e si sa bene chi è. Poiché la serie ha preso svariate volte le distanze dal fumetto, è possibile che faccia una scelta diversa dall'originale anche in questa occasione; ecco perché tanti fan di entrambe le trasposizioni stanno ancora cercando di indovinare cosa succederà—e noi con loro.)

Chi tra i commentatori ai video ha preso sul serio le parole dell'attore e le ha circoscritte alla scena dell'anteprima (potrebbe infatti anche darsi che Negan uccida più persone nel corso dell'episodio, ma scartiamo questa opzione, per praticità), ha, di conseguenza, splittato le proprie ipotesi: il punto ora era capire chi potessero essere i due personaggi trasformati in ragù.

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Per farlo, qualcuno si è basato sulle ultime parole di ogni personaggio—in una serie che si rispetti, non si uccide un personaggio principale senza dargli una battuta decente con cui ricordarlo—; qualcuno sulla matematica del "braccio destro" di Rick; qualcuno sulle promesse di Negan stesso (ha effettivamente messo in chiaro che il primo che si ribella è cibo per cani a prescindere); qualcun altro sugli istinti protettivi reciproci che legano le varie coppie di The Walking Dead; qualcun altro ancora, sul fatto che uno dei personaggi femminili (Maggie) sia incinta. Uccidendo lei, dunque, Negan ucciderebbe in realtà 2 persone.

Nel mare magnum di elucubrazioni, molti commentatori hanno preso la teoria per valida un po' a cuor leggero, mentre per altri—come si evince da uno dei commenti sotto questo video—è diventata oggetto di un feroce dibattito socio-politico. C'è chi sostiene che sì, il feto ancora prematuro sia già un individuo, chi sostiene che lo sarebbe solo dopo la nascita, chi discute sulle settimane di gravidanza e chi—giustamente—ricorda che in fondo, a rigor di logica, quello resta pur sempre un feto immaginario.

Da lì in poi si possono seguire all'infinito le varie ramificazioni del dibattito tra pro-vita e pro-scelta. Da una parte si insiste sul diritto alla vita di un feto di pochi mesi, dall'altra si attacca la misoginia insita nell'idea che un feto abbia lo stesso diritto di una donna adulta ad essere definito un individuo. Il tutto, nell'ottica che questo non-personaggio finirà macellato a prescindere.

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Questo contesto assurdo e paradossale—un'apocalisse zombie dove si mietono vite umane come se fossero margherite in un prato e dove è già stata sventrata una donna incinta senza tante cerimonie—, è probabilmente il motivo per cui questa discussione non ha alcun senso d'essere. Ma assecondiamo per un attimo la sua logica e cerchiamo di comprenderne le radici.

Disquisizioni su aggravanti negli omicidi di donne incinte, e primi respiri di bambini. Screengrab

via

Di riflesso a quella corrente di pensiero conservatore per cui la vita di una donna è seconda a quella di un organismo non ancora formato, il mondo della televisione ha un rapporto complicato con un certo tipo di progressismo sociale. L'aborto è stato trattato in diverse occasioni, molto spesso con una rassicurante par condicio tra personaggi pro-vita e pro-scelta. In altri casi, l'aborto è stata una vera e propria questione di propaganda: pensate a serie di raro bigottismo come La vita segreta di una teeneger americana, o alla gravidanza miracolata e maledetta della trilogia di Twilight. La gravidanza, ci viene detto spesso, è qualcosa di talmente sacro da essere più importante di chi se ne assume le responsabilità fisiche.

Nel caso di The Walking Dead, però, non stiamo parlando di aborto in senso stretto (argomento comunque affrontato nella seconda stagione) e, a dirla tutta, non stiamo neanche parlando dei personaggi della serie. Non sono loro ad essere in conflitto morale—hanno ben altri problemi da risolvere. Lo è il pubblico. Gli spettatori della serie stanno proiettando il dibattito relativo ad aborto, diritto alla vita, diritti delle donne (particolarmente acceso di recente negli Stati Uniti e anche in Italia), su una serie di finzione che ha messo ben in chiaro che di diritti sociali non gliene frega un cazzo.

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Che senso ha dibattere sulla capacità giuridica di un feto, se è ovvio che in questo mondo post-apocalittico nessuno ha diritto a niente?

Le leggi relative alle interruzioni di gravidanza e alla capacità giuridica della persona nel mondo reale o in quelli verosimili—escludendo i casi troppo fantastici, dove si concepisce e partorisce nel giro di una notte—si basano su una serie di fattori come i mesi di gravidanza, le condizioni di salute della madre, il contesto del concepimento, la capacità di sopravvivenza di un feto indipendentemente dall'organismo ospitante.

Nel mondo di The Walking Dead, i diritti di un individuo sono più che altro proporzionali alla sua capacità di usare un'arma e sopravvivere. Neanche i personaggi adulti sono più considerati persone nel senso civile del termine. Ognuno deve prima di tutto dimostrarsi utile, anche nella comunità più pacifista del circondario.

Ecco perché qualsiasi discorso pro-vita nei confronti del feto di Maggie—a prescindere da quanto senso abbia nella realtà—nel mondo apocalittico che la serie dipinge è assolutamente paradossale. Se una delle due persone uccise da Negan nella scena discussa fosse davvero un feto, la serie dovrebbe fare i conti con un enorme sfondone alla coerenza.

Risolta la logica interna di

The Walking Dead

, rimane da affrontare quella per cui i commentatori di YouTube hanno trovato sensato spalmare un po' di retorica pro-vita su una serie di zombie e red-neck. Ma credo mettano meno ansia Negan e la sua mazza chiodata.