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I veri role model del centrosinistra

Noi ieri non ci siamo cascati: ecco chi sono i VERI "personaggi inspirational" dei 5 candidati di centrosinistra.

Convinti dalla cronaca accorata di Concita de Gregorio ("che bello spettacolo, la politica che parla delle cose, i candidati che non si insultano, nessuno che grida[…], domande vere, dirette") stamattina abbiamo visto il dibattito sulle primarie del centro (-sinistra). Del resto bisogna informarsi, visto che non votare, come ci insegnano la matematica e David Foster Wallace, non ha senso.

Il confronto è stato girato nello Studio di X-Factor: l’ingresso dei candidati sembrava un blend fra il talent show e L’Eredità di Carlo Conti. Verso la fine poi, il moderatore ha chiesto a ciascuno quali siano i suoi role model, i personaggi inspirational che li guidano mentre loro guidano la società civile. Bersani ha detto Papa Giovanni, Tabacci ha buttato lì il fondatore della Democrazia Cristiana Alcide De Gasperi, mentre  Vendola ha citato il cardinale Carlo Maria Martini. Renzi ha indicato Nelson Mandela, un personaggio comunque ecumenico.

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Questo endorsement al contrario si è rivelato—più del previsto—una fiera del pretismo. L’impressione è che l’altro ieri sera i candidati si fossero sfidati a poker per decidere come spartirsi queste icone appartenenti a un Concilio Ecumenico Ideale e Nazional-popolare, con Vendola che a un certo punto fa all-in e si porta a casa il Cardinale Riformista, Martini, il pezzo grosso. L’unico candidato che ieri sera ha evitato in qualche modo di pararsi il culo è stata Laura Puppato, che ha citato due donne che hanno fatto politica in Italia. Mica come Mandela.

Se, come diceva Roland Barthes in una frase di Miti d’oggi invecchiata piuttosto male, “per le persone di Destra la Sinistra è la Politica”, forse Renzi, Bersani, Vendola e Tabacci vogliono dirci che oggi, per le persone di Sinistra, la Sinistra è la Chiesa.

È probabile però che, mentre indicavano quei nomi, i candidati ne stessero pensando altri, innominabili. Eccoli qui:

MATTEO RENZI >> IL PULCINO PIO

Renzi, l’unico a includere nei suoi progetti l’ipotesi di realizzabilità dei progetti stessi, è visibilmente il più a suo agio nello studio di X-Factor. Sa di essere di fronte a una Giuria più che a un campione della società. Rispetta i tempi e ogni tanto spara slogan aziendali come ‘Se puoi avere un OCB… Troverai lavoro se conosci qualcosa, …non accontentarti di un panino qualunque! non se conosci qualcuno!’ Insomma, vuoi credergli, disperatamente. In più usa tanto l’inglese (civil partnership), e quando conferma di ispirarsi a Nelson Mandela e alla giovanissima blogger tunisina Lina Ben Mhenni sembra che dica: io sono "CITTADINO DEL MONDO!" Gli credi, sempre di più. A quel punto però, quando finisce il suo turno di parola, ricordi che una volta aveva citato anche Mary Poppins. E che un’altra volta—forse rendendosi conto che i bambini di sette anni Mary Poppins non la conoscono—aveva messo in mezzo il Pulcino Pio. Il cut-up renziano comincia a sgretolarsi. È solo postmoderno? Renzi, sei un ignavo? Un ‘sognatore’, come Veltroni? Aspetta, lo so. Sei tu il Pulcino Pio, vero?

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NICHI VENDOLA >> ALDO BUSI

Vendola, apostrofato dal moderatore come "il compagno di Eddy!", è stato l’unico a mostrarsi per primo deciso su certe cose: costringere la Svizzera a mollare il segreto bancario; tracciare i contanti a partire dai 300 euro; sputtanare la Fabbrica Italia di Marchionne. Poi però ha detto di ispirarsi al Cardinal Martini. E che cazzo Vendola, dobbiamo spararlo noi un bestemmione al posto tuo? Un po’ meno ecumenismo e un po’ più erezione! Mettiamola così: siamo certi che ogni mattina, contemplando l’alzabandiera delle 7.30 A.M., tu non pensi al Cardinale, pensi ad Aldo Busi, l’anticristo, a quello che “i preti migliori sono i peggiori, sono i cavalli di Troia che fanno pensare alla gente che la Chiesa possa evolversi.” E mentre la tua lingua scandiva "Martini", la mente gridava "Busi! Busi! Non posso dirlo cazzo ma… Busi!"

BRUNO TABACCI >> HUMBERT HUMBERT 

Tabacci dev’essere una persona in gamba, se ha raggiunto la status di "unico ex-democristiano ad essere anche una brava persona." Ora però facciamo un gioco: chiudete gli occhi e pronunciate la frase “l’estensione dei diritti alle coppie omosessuali è una cosa umana, profondamente vera.” Secondo voi chi l’ha pronunciata, un politico progressista o un parroco con un serramanico puntato alla gola? Ecco appunto, l’ha detto Tabacci ieri sera, in un atteggiamento morbido come un soufflé di patate sui cosiddetti ‘temi etici’. Chiudete ancora gli occhi: secondo voi chi ha detto, a proposito degli ipotetici figli di coppie gay, di essere "molto attento al problema dei bambini," Tabacci o Humbert Humbert, il famoso prof di Lolita? Non so perché ma io, quando l’ho sentito, ho pensato proprio a Humbert, alla sua ‘attenzione al problema dei bambini’… dev’essere un cortocircuito provocato in una mente impressionabile dall’idea DC--> preti --> pedofilia. Ma per fortuna Tabacci si ispira al servo di Dio Alcide de Gasperi. O no?

PIER LUIGI BERSANI >> UN PAPA QUALSIASI

Visto che Renzi si prende i giovani—avrà pensato Bersani—io mi prendo i Centri Anziani. Dalle profondità delle sue nostalgie seminariali il Segretario propone infatti come modello "Papa Giovanni", immaginiamo che sia Giovanni XXIII, il Papa delle carezze, il Papa dell’understatement, che si considerava solo un fratello che parla ad altri confratelli. Il Papa che, dice lui con un ossimoro, cambiava rassicurando. Forse vuole dire che non farà alcuna liberalizzazione? Ho fatto un sondaggio telefonando a mia nonna, che effettivamente mi ha detto di essere molto "rassicurata" da Bersani. Allora ho capito che lì in mezzo lui era l’unico onesto: si sta veramente solo ispirando al Papa. Ma mica per forza al Papa Buono. L’ha buttata lì, sul vago, un Papa qualsiasi.

LAURA PUPPATO – L’OUTSIDER

Ha citato Tina Anselmi, la prima donna ministro in Italia, e Nilde Iotti. Era come se Bersani avesse citato Berlinguer. In bocca al lupo, Puppato.