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I motivi per cui finisce una relazione

Le relazioni finiscono, e fin qui nulla di nuovo. Ma perché succede? Per rispondere a questa domanda, abbiamo chiesto a diverse persone di diverse età di parlarci di come sono finite le loro relazioni.
Via YouTube.

"Se vuoi possiamo rimanere amici." Sembra una frase innocente, ma sappiamo tutti qual è la verità: è la radice di tutte le nostre pene d'amore. Le relazioni finiscono, e questo si sa. Ma perché? È questa la domanda da un milione di dollari.

Probabilmente non esiste una sola risposta. Le nostre esigenze cambiano continuamente, perché siamo noi a cambiare. Se una cosa oggi ci sembra importante, domani al suo posto potrebbe essercene un'altra. Per questo spesso quando una relazione finisce non si riesce a capire esattamente perché.

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Si dicono cose come, "è successo e basta" o "ci siamo allontanati." Conosciamo tutti questo genere di cose, le abbiamo già sentite mille volte. Ma c'è uno schema fisso? Per scoprire la verità—o almeno andarci il più vicino possibile—abbiamo chiesto a varie persone di diverse età come mai le loro relazioni sono finite.

ANDRÉ, 12 ANNI

Finora ho avuto cinque fidanzate. La maggior parte delle mie relazioni sono finite perché più passava il tempo più diventavano gelose. Se parlavo con qualcuna, anche solo con la mia vicina di casa, per loro significava "non ti importa di me, guardi le altre ragazze, ecc ecc."

L'ultima volta questo genere di discorsi mi hanno rovinato le vacanze. Mi davano fastidio e ho deciso di tornare a casa. Comunque a volte le cose non funzionano e basta, senza che sia colpa di nessuno dei due. Si perde l'interesse. In quei casi propongo sempre di ritornare amici.

ANI, 28 ANNI

Nella mia esperienza, il problema principale è sempre stato che il mio modo di vedere un rapporto è molto diverso da quello degli altri. A mandarmi in bestia sono le divergenze su come dovrebbe essere una relazione "normale," su come dev'essere il sesso, su quante volte lo si deve fare. La monogamia mi ha sempre messa sotto pressione e trasmesso un concetto sbagliato di lealtà e fiducia.

Bisognerebbe abbandonare questi ideali utopici sull'amore, perché non hanno mai corrisposto neanche lontanamente alla realtà. E mi hanno sempre portata a farmi un'idea mia delle persone con cui stavo, togliendomi la possibilità di viverle per quello che erano veramente. Mi hanno confusa. Superare queste imposizioni sociali mi ha permesso di scoprire un sacco di cose nuove e di sperimentare la mia idea di relazione, che va oltre la monogamia. Adesso ho diverse relazioni senza dare priorità a nessuna.

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KATHARINA, 64 ANNI

Per me una relazione finisce quando svanisce l'attrazione fisica. Ma è anche vero che nel momento in cui finisce la passione inizia la vera relazione umana tra due persone, e solo allora si vede veramente se possono stare insieme.

Per quanto mi riguarda, un ottimo motivo per troncare una relazione è sempre stato avere visioni politiche diverse. Inoltre, non starei mai con una persona egoista o incapace di assumersi le sue responsabilità.

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takomabibelot.

OKSANA, 42 ANNI

Il motivo principale per cui le relazioni finiscono sono le bugie. Se l'altra persona non è sincera, vuol dire che non si fida né di te né della vostra relazione. E se non c'è fiducia, non c'è futuro.

Un'altra cosa che detesto è quando la persona con cui stai fa di tutto per te ed è sempre pateticamente d'accordo con te. Non sopporto il fatto che una persona non abbia idee proprie e non controbatta mai. Quindi a parer mio in una relazione non si deve essere troppo carini, altrimenti ancora prima di accorgersene subentra la noia.

DANIELA, 18 ANNI

Secondo me, in generale, un rapporto crolla quando la persona con cui stai non è in grado di ascoltarti e non c'è comunicazione. In particolare, mi infastidiscono le persone che passano tutto il tempo a guardare il cellulare.

Un'altra cosa che trovo fastidiosa quelli che girano intorno alle cose e non parlano davvero, ma scambiano solo chiacchiere inutili. Credo che la comunicazione sia alla base di un rapporto duraturo.

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HEIDI, 71 ANNI

Avevo 41 anni quando mio marito è morto; mi sono ritrovata improvvisamente vedova. All'inizio non ci pensavo nemmeno ad avere nuove relazioni. Dopo un po' di tempo ho iniziato a frequentare qualcuno, ma non è mai durata. Credo che il problema più grande fosse che mi ero abituata in fretta alla solitudine. Avevo due figli, ero ancora giovane, lavoravo e uscivo spesso con le mie amiche. Oggi è una cosa normale, ma all'epoca non era così. All'inizio gli uomini lo trovano bello, ma dopo un po' di tempo la mia indipendenza rendeva tutto difficile.

A un certo punto, iniziavano a voler decidere loro per me. Pensavano che una donna deve prendersi cura del marito. Quando capivo che si aspettavano che gli preparassi la cena mentre loro stavano sul divano a guardare la televisione, la chiudevo. Gli uomini della mia generazione non sono molto flessibili.

Ogni tanto mi arrivano ancora fiori da qualche spasimante, ma l'idea di vivere con qualcuno ora come ora non mi piace più.


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