FYI.

This story is over 5 years old.

La guida di VICE per un 2014 migliore del 2013

Come migliorare la propria vita da studenti

Questa guida non ha direttamente a che fare con corsi di studio, burocrazia e futuro, ma con ciò che vi sta intorno. Perché tutti sappiamo cosa succederà dopo, e vogliamo che ci arriviate al meglio.

Foto di Jamie Taete

Arriva un momento, dopo il primo anno di università, in cui gli studenti iniziano a capire che dietro quel velo tranquillizzante fatto di lezioni che non iniziano più tutti i giorni alle otto si cela un futuro abbastanza tetro. In passato abbiamo spiegato il perché, e nella nostra guida all'università italiana ci siamo soffermati sulle caratteristiche del nostro traballante sistema.

Pubblicità

Quanto vi apprestate a leggere, invece, non riguarda direttamente corsi di studio, burocrazia e futuro, ma tutto ciò che vi sta intorno. Insomma, studiate, e se non volete non studiate, ma nel tempo che non trascorrete sui libri o seduti in un'aula, provate a mettere in pratica qualcuno di questi punti.

Parlate con persone con cui normalmente non parlereste
Prima dell’università eravate circondati da quasi-persone che non erano ancora persone, e che probabilmente non si erano mai preoccupate di sviluppare la loro personalità e cervello oltre la mentalità del circolo di amici o della cittadina di provenienza.

All'università però potete parlare con un sacco di gente diversa. Persone che non bevono, persone che bevono molto, persone a cui i genitori hanno impedito di guardare la tv fino ai 16 anni, persone che non hanno opinioni troppo rigide sulla rovina della house music. Un mio conoscente è andato alla London Metropolitan University (a Londra!) e l’unico amico che si è fatto era uno studente di 32 anni che lavorava in un negozio di videogame, e che nel tempo libero faceva la telecronaca ai match di roller derby. Sì, aveva la forfora alla barba.

Dopo l’università, tanti tornano alle proprie radici sociali e culturali o si ritrovano in un ambiente fatto di persone che parlano e pensano allo stesso modo, quindi pensateci: parlate con persone diverse.

Ma ignorate chiunque guardi i film della Disney
Tenetevi alla larga da chiunque frequenti un corso di laurea, e quindi abbia l'età giusta per farlo, e nonostante questo continui a guardare i film della Disney. Negli ultimi anni, questi film—tipo quelli con Miley Cyrus, non i cartoni, quelli sono un altro discorso ancora—hanno creato un immaginario per teenager che per certi versi potrei definire il crimine mediatico a danno di adolescenti più grave degli ultimi vent'anni.

Pubblicità

Film come LOL e Camp Rock non insegnano niente ad adolescenti e post-adolescenti, ma cercano di normalizzare una fantasia depressa di giovani quali semi-adulti dotati di una vita mondana. Trasferiscono discorsi alla Grey’s Anatomy in situazioni in cui donne di 21 anni recitano nelle vesti di tredicenni che non sorridono al bel Cody quando passa nei corridoi della scuola. Fanno schifo, e non hanno nulla a che vedere con la realtà dei giovani.

Se volete guardare film per bambinetti, guardate quelli belli. Quelli con l’odioso bambino ebreo e il grassone che ama il porno: SuperbadPorky'sRisky Business. Questi sono film che riescono a comunicare qualcosa sulla vita perversa di un giovincello, al contrario dei 90 minuti sul valore dell'amicizia del Mickey Mouse Club.

Foto di Kieran Cudlip

Detto questo…
Cercate di non diventare una caricatura di Porky’s e frenate la vostra passione per i birilli del traffico, gli estintori e il sistema nervoso di quel ragazzo silenzioso seduto in fondo all’aula. Siamo nel 2014, ci dev’essere un modo più interessante di fare lo stronzo.

Fate giochi alcolici creativi
Su internet ce ne sono un sacco: “Battaglia Navale”, “Brain Damage”, “Charlie Bit My Finger of White Lightning”. Il mondo virtuale vi attende. I giochi alcolici vi fanno sbronzare velocemente, e sbronzarsi velocemente significa passare meno tempo ad assaporare quella vodka di terza categoria che avete comprato per risparmiare.

Pubblicità

Se dovete spendere soldi in occhiali (non quelli da vista), compratevi dei Google Glass
L’ultima novità in fatto di tecnologia indossabile vi permetterà di sembrare comunque un po’ stupidi, e allo stesso tempo porterà avanti la tradizione studentesca di indossare occhiali anche se non ne avete bisogno. Sì, so che potrebbero costare anche mille euro. Ma è quello che ho scritto qui sopra: se proprio dovete comprarvi qualcosa del genere, evitate gli occhiali alla Kanye West.

Foto di Oz Katerji

Trovatevi un lavoretto
Da studenti è insolito avere molti soldi. E dato che nella maggior parte dei casi anche finita la vita di studenti non ne gireranno troppi, l'idea di iniziare il prima possibile non dovrebbe farvi così schifo. Negli Stati Uniti quattro studenti su cinque (al liceo e all’università) lavorano part-time. Sì, devono perché le loro rette sono molto più alte delle nostre e dovranno pagare per tutta la vita, ma è per fare un esempio.

Se vi trovate un lavoro adesso, sarete in grado di permettervi molta più roba su ASOS, e più bevute o qualsiasi altra cosa vi piaccia fare. Inoltre, vi tornerà utile in futuro: tenetevi stretto il posto da cameriere o commesso, e una volta laureati avrete già uno stipendio e una motivazione per cercare altre occupazioni. Diversamente da molti colleghi, il cui unico compito è riscaldare cibo nel microonde tre volte al giorno, non vi ritroverete agonizzanti a pensare a ciò che avete fatto per finire in quella situazione.

Pubblicità

Non passate il tempo libero a guardare soltanto telefilm in streaming
Matthew McConaughey e Woody Harrelson sono nel cast di una nuova serie HBO chiamata True Detective? Stupendo! Adesso è ora di scordarsi tutto e immergersi in una settimana di monologhi sudisti e pizze da asporto.

Eppure non è questo lo scopo della vita studentesca—inoltre avrete tempo per vivere così quando sarete laureati in cerca di un'occupazione al livello del vostro titolo. Presto i telefilm in streaming saranno così onnipresenti che l’unico momento di scambio umano sarà nei corridoi che portano alla cucina.

Capisco che se l’anno scorso non aveste visto l'intero palinsesto AMC non sareste così bravi nelle chiacchierate spicciole (e all’università si fanno principalmente questo tipo di conversazioni, a meno che non parliate con persone a cui piace veramente il corso che frequentano—cosa che a volte è anche peggio). Ma questa non è una ragione valida per buttare tre anni di vita a guardare serie su vampiri, poliziotti alcolizzati e gangster in cappelli di feltro. Dovreste uscire dall’università con conoscenze del tipo "calarsi l’ultima pasticca all’alba non è una buona idea," non con in testa i minimi particolari di ogni puntata dei Soprano.

Foto di Oscar Webb

Scatenate una rivoluzione
O almeno documentatevi su quelle che avvengono altrove. Negli ultimi anni tutto ciò che bisognava fare per rientrare nella categoria di "studenti impegnati" era ascoltare “Killing in the name of” e inventare slogan accattivanti. Quindi non è stata una grossa sorpresa sentire il professore Cristopher Hill dell’Università di Cambridge dire che “gli studenti sono meno radicali rispetto al passato.” Il prof. Hill pensa che la ragione sia “la paura di non avere un lavoro in futuro,” e ha ragione.

Pubblicità

Detto questo, l’anno scorso l’autrice e attivista americana Angela Davis ha ricominciato a sostenere l’idea per cui “la rivoluzione salta una generazione.”

Il prof. Hill attribuisce la mancanza di movimenti significativi in Paesi occidentali a una “vita studentesca che è più comoda in questa società ricca, con TV, bagni in camera, ecc.” Non sono riuscito a trovare fonti in grado di confermare che le rivoluzioni siano correlate alla distanza tra letto e bagno, ma immagino che abbia ragione. I cambiamenti radicali possono nascere da piccole cose.

Il prof. Hill aggiunge, “molti studenti si rivoltano a causa di una rabbia contro i comportamenti eccessivamente gerarchici delle autorità universitarie.” Le ripercussioni dell’austerity sono ancora presenti in modi diversi, le università cercano di prevenire manifestazioni studentesche e, se non ve ne foste accorti, la vostra retta è aumentata. Penso che questo basti.

Prendete una laurea
E poi iniziate di nuovo a studiare per prenderne un'altra. O fate un master. Cercate di evitare il mondo reale, dove il sarcasmo non è più interessante e il corso di giornalismo della moda non vale niente. Mio fratello ha lasciato l’università due anni fa. Riporto qui cosa mi ha detto: “Il modo per avere una vita studentesca migliore nel 2014 è fare tutto il possibile per avere una vita studentesca anche nel 2015.”

Per la vita da studenti sotto un altro punto di vista:

La guida di VICE all'università italiana

I riti di iniziazione studentesca in Svezia