La presa della Bastiglia di Jean-Pierre Houël (1789)
Lo psichiatra e studioso degli effetti che l’alcol ha sulla società Michel Craplet è un po’ come il protagonista di Il sesto senso—ma invece di vedere i morti, vede la gente ubriaca ovunque.L’alcologia è un’area di studi istituita negli anni Sessanta dal medico francese Pierre Fouquet, il cui intento era guardare al consumo di alcol sotto una lente medica, sociologica e culturale. Molti nel suo campo si occupano anche di dipendenza dall’alcol e Craplet non fa eccezione—oltre ad aiutare pazienti in modo individuale, è anche nel consiglio di Eurocare, una ONG europea che lotta per prevenire l’alcolismo.Molti proprietari di locali che simpatizzavano con la causa avrebbero offerto vino e pasti ai rivoluzionari.
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Rimettendo l’alcol al centro della storia, Craplet sostiene di aver fatto combaciare racconti di bevande che sgorgano dai barili e alcuni dei momenti cardine delle rivolte di Parigi che hanno dato il via alla rivoluzione dell’11 e 12 luglio del 1789. Dice di aver anche documentato il saccheggio delle cantine di vino, l’allestimento improvvisato di svariati banchetti rivoluzionari e persino lo stato di ebrezza delle guardie del Re Luigi XVI, che potrebbe aver portato al ritardo nella fuga del reale da Parigi nel 1791.Nel 1700, l’alcol non era prodotto ancora su scala industriale, dunque la gente comune beveva solo in occasioni speciali, nelle taverne e nelle locande che producevano in proprio gli alcolici che vendevano. Ma stando a Craplet, molti proprietari di locali che simpatizzavano con la causa avrebbero offerto vino e pasti ai rivoluzionari. Parte dell’alcol consumato durante le feste era rubato, e parte era donato dagli aristocratici nel tentativo di guadagnarsi la simpatia delle masse, che avrebbero altrimenti potuto tagliare loro la testa.Craplet sostiene che questa improvvisa disponibilità alcolica, a braccetto con uno scontento crescente, ha trasformato la gente di paese in ribelli assetati di sangue. Per esempio, nel settembre del 1792, una folla inferocita ha giustiziato circa 1.600 prigionieri a Parigi nel giro di soli quattro giorni. Ma stando a Craplet, “le persone che compirono i massacri di settembre non erano mostri. Erano membri della borghesia tronfi e resi spavaldi dagli effetti disinibitori e rilassanti dell’alcol.” Arriva anche a ipotizzare che la famosa presa della Bastiglia, avvenuta il 14 luglio 1789, non sarebbe andata come è andata senza tutto l’alcool che è stato consumato i giorni precedenti.Craplet sostiene che questa improvvisa disponibilità alcolica, a braccetto con uno scontento crescente, ha trasformato la gente di paese in ribelli assetati di sangue.
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