Foto confraternite americane riti e iniziazioni
Tutte le foto di Andrew Moisey

FYI.

This story is over 5 years old.

confraternite

Dentro i segreti, crudelissimi riti delle confraternite americane

Le iniziazioni, le torture, la violenza sessuale—tutto ​accadeva "a porte chiuse." Con questo libro, Moisey ha spalancato quelle porte.

The American Fraternity sembra uno di quei libri che nei film trovi in soffitta e da cui si genera una serie di eventi catastrofici che ti portano alla rovina. La sua stessa struttura fisica sembra nascondere dei segreti, dalla copertina di pelle alle foto in bianco e nero alle pagine ingiallite, molte delle quali sono più moderne e molto più crude di quelle che sto per descrivere: uomini in abiti formali con un cappuccio in testa che marciano verso qualcosa fuori dall'inquadratura, un tizio che vomita nel cestino della spazzatura, un altro, nudo, con un solo scarpone da sci. Tutte queste immagini compongono un vero e proprio manuale dei riti delle confraternite americane.

Pubblicità

Il libro è il frutto del lavoro decennale di Andrew Moisey, ora docente di storia dell'arte e studi visuali alla Cornell. Durante la presidenza Bush, Moisey studiava a Berkeley, dove l'aveva raggiunto anche suo fratello. Il fratello si era unito a una confraternita e Moisey ha passato molti anni—ha fatto anche un PhD nella stessa università—a fotografare i suoi confratelli, con la sola condizione di non dirne mai il vero nome, ma di usare lo 'pseudonimo' Psi Rho. Non aveva in mente un fine preciso, ma sapeva che ne sarebbe venuto fuori qualcosa di unico.

1538668161687-61j5F2uDL

"Volevo che fosse qualcosa da lasciare ai posteri," mi ha detto Moisey. "Ci è voluto un po', comunque, per capire che il progetto parlava delle promesse che uno fa e della vita che poi conduce." Si tratta di un documento storico sulla potenza—e la violenza—di queste associazioni in America. In una delle postfazioni del volume, Nicholas L. Syrett, Direttore del corso di laurea in studi sulle donne, il genere e la sessualità alla Kansas University, spiega come le confraternite siano diventate club segreti e sessisti dove gli uomini si umiliano a vicenda attraverso l'autoerotismo, le amicizie si fondano esclusivamente su "segreti e vergogna," e la violenza sessuale è la norma. (Come scrive Syrett, "i dati sociologici raccolti negli ultimi vent'anni dimostrano che gli affiliati alle confraternite hanno più probabilità di commettere violenze sessuali rispetto ai non affiliati.") Attraverso questo sondaggio, Syrett dà il giusto contesto a Moisey e al suo racconto. Aggiunge che tutto quello che accadeva—le iniziazioni, le torture, la violenza—accadeva "a porte chiuse." Con questo libro, Moisey ha spalancato quelle porte.

Pubblicità
1538668227213-Screen-Shot-2018-10-04-at-084203

Il tempismo sembra perfetto e quanto mai ironico: The American Fraternity esce proprio in un periodo in cui tutte le istituzioni che dovrebbero promuovere un senso di comunità—la Chiesa Cattolica, le scuole private e l'intero sistema politico statunitense—sono state coinvolte da pesanti scandali. Moisey ha finito il libro poco prima che Donald Trump nominasse Brett Kavanaugh alla Corte Suprema. Ma alla luce dei recenti sviluppi, la pubblicazione del volume acquista ancora più significato.

Attenzione: alcune delle immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità.

VICE: Da dove nasce The American Fraternity? Puoi spiegarci il processo creativo che c'è dietro questo libro, e quanto tempo ci è voluto per completarlo?
Andrew Moisey: Io stavo per finire il college quando mio fratello ci entrava come matricola. Entrò in una confraternita, e io lo seguii molto da vicino, pur non facendone parte a mia volta. In quel periodo ho collezionato moltissime fotografie, e ho sempre voluto farne un libro. Il progetto è iniziato con l'intento di immortalare una parte della cultura americana. Non esistevano altri libri fotografici sulle confraternite, e le uniche informazioni in merito si trovavano tra le cronache dei quotidiani oppure nelle commedie hollywoodiane.

Non volevo che [il libro] fosse su una confraternita specifica, la cosa fondamentale era che parlasse di tutte le confraternite. Tuttavia, io avevo accesso solo a una di queste, e così ho cercato di analizzare la differenza tra la cultura delle confraternite e la cultura al di fuori di essa. A un certo punto mi sono accorto che la cultura delle confraternite influenza considerevolmente tutto il resto della cultura. Ho scattato quelle foto negli anni dell'amministrazione Bush, che notoriamente aveva fatto parte di una confraternita e ora era presidente degli Stati Uniti. Mi sono chiesto quanti dei leader americani prima di lui siano stati in una confraternita, e ho scoperto che i leader dell'America di oggi hanno vissuto in prima persona questa cultura, e questa è la cosa davvero sconvolgente. E poi, anni dopo, ho trovato il manuale dei rituali.

Pubblicità
1538668323517-Screen-Shot-2018-10-04-at-084156

Come l'hai trovato?
Mentre stavo scrivendo la tesi ho saputo che la confraternita [di mio fratello] era stata chiusa e così ho deciso di tornare sul posto per vedere cosa stava succedendo. Come speravo, arrivato lì, ho trovato le porte aperte e i locali totalmente vuoti. Sono entrato e mi sono ritrovato tra quelle che sembravano le macerie di un'intera cultura. Anche la sala riunioni più segreta, quella dove non mi era mai stato concesso di entrare, era aperta. Quando ho varcato la soglia, ho trovato questo manuale a terra.

Assurdo.
Sì, assurdo. Mi sono sentito una specie di archeologo. Nessun altro sembrava minimamente interessato a quel volume, a parte me. Se esistesse un manuale simile sui legionari romani o i cavalieri teutonici, sarebbe incredibile. Non sapevo se questo mio libro sarebbe mai stato pubblicato, ma ero consapevole dell'impatto che avrebbe avuto se qualcuno come me, uno studente tra centinaia di anni, avesse trovato questo documento illustrato su una cultura che prometteva tanto ma che si contraddiceva anche molto. In un certo senso, è la stessa cosa che è successa alla cultura americana agli occhi del mondo intero, in particolare durante e dopo gli anni di Bush. Lui ha predicato grandi ideali, ma ha fallito ampiamente nel metterli in atto.

Parliamo della texture del volume, della sua consistenza, del materiale. Sembra quasi un oggetto del diavolo.
[Ride] Sono contento che tu l'abbia detto, perché l'ho proprio creato con quell'intento, volevo dare al lettore la sensazione di proibito, di qualcosa che non aveva il diritto di avere tra le mani.

Pubblicità
1538668431160-Screen-Shot-2018-10-04-at-084455

Hai mai pensato che saremmo arrivati a questo punto? In cui parliamo del passato di alcol, violenze sessuali e 'frat life' di un giudice della Corte Suprema?
Ho sempre pensato che queste immagini sarebbero state valide testimonianze culturali. Non potevo però immaginare che sarebbero state usate per condannare quella cultura.

1538674616091-Screen-Shot-2018-10-04-at-084503

Pensi che saranno utilizzate contro le confraternite?
Penso che questo sia un momento significativo e positivo per il libro in sé, e forse sfortunato per gli uomini innocenti che si trovano al suo interno. La gente deve capire che in ogni confraternita ci sono un paio di Brett Kavanaugh, ma che, allo stesso tempo, molti altri sono persone rispettabili. Alcuni sono diventati miei grandi amici. Ma c'è anche un lato orribile in una cultura che protegge gente come Kavanaugh—ed è proprio quello che fanno le confraternite. Chi si unisce a loro, lo fa per garantirsi protezione e continuare a fare ogni tipo di follia indisturbato.

Se prendiamo una cultura come la nostra, concentrata sulla produttività, senz'anima né struttura spirituale, forse possiamo quasi capire perché gli uomini si unissero alle confraternite. Nell'Antica Grecia, ad esempio, c'era la festa di Dioniso, in cui tutti abbandonavano ogni tipo di inibizione e norma sociale e folleggiavano liberamente (o almeno gli uomini). La trasgressione stessa è il riconoscimento del contratto sociale: ok, esiste, ed è fatto per essere trasgredito. Non credo che cose simili accadano più, oggi.

Pubblicità
1538668579972-Screen-Shot-2018-10-04-at-084520

Quindi non stai criticando la cultura della confraternita ma la stai piuttosto presentando o preservando?
L'intento non era assolutamente quello di preservarla, questo è certo. Penso che ci siano molti elementi allarmanti al suo interno. Il libro è una grande domanda: vogliamo che la nostra società comprenda anche questo? Vogliamo presentarci in questo modo? Per molte persone, soprattutto per chi non ha mai fatto parte di una confraternita, la risposta sarebbe sicuramente 'no.'

Non credo che il libro muova delle accuse nuove, penso che porti il tema all'attenzione di tutti. Non c'è un po' troppo alcol? Decisamente sì. Sembra un luogo pericoloso per le donne? Sì, può diventarlo. Non ho mai pensato, però, che la critica fosse l'elemento principale del progetto. Non penso che la fotografia sia il modo migliore per fare critica—penso che a volte sia il modo migliore per offrire una prospettiva che confermi e convalidi la critica.

1538668492873-Screen-Shot-2018-10-04-at-084233

Come hai costruito un rapporto di fiducia con i soggetti delle foto, all'inizio?
È stato difficile. Hanno dovuto fare delle riunioni apposta per decidere se potessi rimanere, e poi dovevo sempre fargli vedere le foto e cose simili. D'altro canto, però, durante la presidenza Bush, entrare in una confraternita non era concepito come una cosa negativa o sbagliata. Nessuno ti avrebbe criticato solo per quello. Per questo a me fu concessa così tanta libertà all'interno dell'associazione. Penso che oggi, nel clima di profonda critica alle confraternite—assolutamente giustificato—nessuno mi avrebbe dato la stessa libertà.

Pubblicità

C'è poi un'altra questione, e cioè quanto i membri delle confraternite fossero consapevoli di quello che stavano facendo, e quanta influenza la confraternita avesse su di loro. Questo varia da persona a persona, ma nel libro ho inserito anche questo testo scritto da un ragazzo della confraternita per il corso di antropologia in cui parla della vita e della mentalità del club. Nelle parole del ragazzo, emerge chiaramente quanto la cultura della confraternita abbia influenzato la mente dei membri, molto più di quanto non abbia fatto il sistema universitario. Immaginate di trascorrere quattro anni in un club segreto di soli uomini, con tutte le sue regole, e di scoprire solo dopo il mondo reale.

1538668549297-Screen-Shot-2018-10-04-at-084538

Ma questi comportamenti senza limiti sono sempre esistiti? Cioè, anche Thomas Jefferson faceva i keg stand?
Ci sono alcune immagini storiche nel libro, c'è un rito di iniziazione del 1899—anche se a vedere la foto non diresti mai che è stata scattata 120 anni fa. C'è un elemento molto interessante: apparentemente, prima che le donne fossero ammesse nei college, nel 1880 circa, uno dei motivi di questo divieto non era tanto che le donne non dovessero andare al college, ma che sarebbero dovute andare in un college femminile, per evitare che si avvicinassero alle confraternite. Onestamente, non mi sorprenderebbe scoprire che anche Thomas Jefferson facesse i keg stand all'interno della Flat Hat Society. È difficile immaginare un club segreto di soli uomini senza fiumi di alcol.

Dopo tutto, l'intera storia delle confraternite è molto affascinante. Tra gli anni Venti e Trenta dell'Ottocento si diffuse una sorta di allarmismo nei confronti della Massoneria—che ormai gestiva qualsiasi cosa nel paese. In poco tempo, le adesioni alla Massoneria calarono drasticamente, e le confraternite colmarono questo vuoto, utilizzando rituali e meccanismi molto simili.

In questo momento, mentre ti parlo, mi trovo a poche centinaia di metri dal luogo dove fu commesso uno dei primi omicidi in America per mano di una confraternita. È successo proprio qui, vicino a Ithaca, nello stato di New York, nel 1873. Avevo molto materiale che avrei voluto includere nel libro, ma al tempo stesso volevo rispettare il concetto iniziale, e cioè quello di pubblicare un libro che sarebbe potuto appartenere alla confraternita. Quindi ho preferito evitare, per non allontanarmi troppo dal tema.

1538668632532-Screen-Shot-2018-10-04-at-084532

Per sapere di più sul libro di Andrew Moisey, The American Fraternity: An Illustrated Ritual Manual, clicca qui.

Segui Alex Norcia su Twitter.