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Questi uomini dell'età del bronzo erano grandi spacciatori di erba

L'erba più buona di tutto il Caucaso.
Rilievo dalla sala del trono di Assurnasirpal II. Nimrud, Iraq settentrionale. Neo-assiro, 870-860 aC. (Il murale raffigura molto probabilmente un cedro, non la marijuana.) Foto: The British Museum

Circa 5.000 anni fa, una misteriosa tribù si è riversata in Europa e in Asia dalle steppe delle attuali Russia e Ucraina, portando con sé conoscenze preziose sulla lavorazione dei metalli, su come cavalcare i cavalli e su tecnologie come, ad esempio, la ruota.

Ma gli storici ritengono che questi antichi migranti si siano portati dietro anche un altro bene prezioso: nientemeno che la migliore marijuana di tutto il Caucaso. E, secondo una nuova ricerca, pubblicata recentemente su Vegetation History and Archaeobotany, sembra anche che fossero i più grandi trafficanti di droga di tutto il continente eurasiatico.

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Gli antropologi ritengono che il popolo Yamnaya sia tra le tre o quattro culture preistoriche che potrebbero avere fondato la civiltà occidentale—diffondendo in Europa nuove lingue, nuovi patrimoni genetici e gli strumenti di metallo che hanno segnato l'avvento dell'età del bronzo. Allo stesso tempo, si sono spinti anche ad est, in Cina e in Asia centrale.

Questa tribù di pastori nomadi è originaria di un territorio chiamato Ponto-Caspio, e potrebbe aver parlato una lingua proto-indo-europea, la probabile progenitrice delle centinaia di lingue indoeuropee parlate oggi. Certe popolazioni, come i norvegesi, hanno addirittura fino al 50 per cento del loro DNA in comune con questo antico popolo.

Gioielli dell'età del bronzo, un'epoca rinomata per le sue opere artigianali intricate. Bracciali appartenenti a un tesoro conservati a Woolaston, nel Gloucestershire. Immagine: Flickr

Non erano solo gli Yamnaya a consumare droga—aspetto rilevato dagli scienziati grazie alle grandi quantità di testimonianze archeologiche—infatti, l'erba viene coltivata in tutta l'Eurasia da centinaia di migliaia di anni.

Ad esempio, della marijuana psicoattiva mummificata, utilizzata probabilmente nei rituali sciamanici, è stata rinvenuta all'interno delle tombe reali situate nella regione cinese dello Xinjiang. Oppure, dei semi di cannabis risalenti al 3000 aC sono stati scoperti nei tumuli Kurgan, in Siberia. Infine, gli antenati sballoni degli Sciti, un temibile clan di guerrieri, sono stati descritti dallo storico greco Erodoto in questo modo: "prendono i semi di canapa […] e li gettano sulle pietre roventi; i semi gettati bruciano producendo un fumo che nessun bagno a vapore greco potrebbe superare. Gli Sciti urlano di gioia per il fumo."

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Tuttavia, è dall'Età del Bronzo in poi che l'amore per l'erba ha iniziato a farsi sempre più cocente. "Sembra che la pianta di cannabis sia stata smerciata abbondantemente, già a partire da 10.000 anni fa, o anche prima," ha raccontato Tengwen Long, il co-autore dello studio, a New Scientist. Ma ci sarebbero voluti altri 5000 anni prima che i segni del consumo abbondante di marijuana lasciassero traccia nei documenti archeologici.

Mappa del Corridoio di Hexi, noto anche come il Corridoio di Gansu. Immagine: Wikipedia

Nonostante la familiare presenza dell'erba in Eurasia, gli autori dello studio ipotizzano che, durante l'Età del Bronzo, il commercio intercontinentale abbia contribuito a far sì che colture come la cannabis prendessero piede in altre zone. Molto tempo prima che si costituisse ala Via della Seta, esisteva un altro percorso, noto come il Corridoio di Hexi; era molto frequentato dai commercianti di materie prime, e avrebbe facilitato, forse, anche il flusso preistorico della marijuana.

"Si tratta di un'ipotesi che richiede ulteriori prove per essere verificata," ha ammesso Long, aggiungendo anche che, vista l'esplosione della cannabis in tutto il continente, potrebbe essersi trattato di un cash crop, ovvero di un prodotto coltivato per il suo valore economico sul mercato, in luogo delle monete.

Da allora, la marijuana è stata coltivata e sfruttata dalle società di tutto il mondo. Oggi, i ceppi vengono accuratamente selezionati per la vasta gamma di effetti che questa sostanza è in grado di indurre.

Ma se non fosse stato per la tribù di centauri armati di asce e spacciatori d'erba degli Yamnaya, la cultura della cannabis, per come lo conosciamo oggi, potrebbe non esistere affatto. Quindi, potete proseguire con il vostro passatempo preferito, accendendone una anche alla salute di questi antichi antenati, ricordando che un amico si vede nel momento del bisogno, sopratutto di erba.