rave anti-mascherine Cherry Beach Toronto
Uno degli uomini che ha minacciato la folla con una motosega la settimana scorsa, a sinistra. Persone che ballano all'ultima festa, a destra. Foto via Facebook e via Mack Lamoureux/Ryan DiCecca.
Attualità

Motoseghe, teorie del complotto e polizia: racconti dai rave antimascherine in Canada

Un festa anti-mask in una spiaggia di Toronto ha fatto notizia quando due uomini armati di motoseghe hanno fatto irruzione tra la folla.

Su una piccola spiaggia di Toronto, nascosta in una zona industriale, chi crede che il COVID-19 sia un complotto si accalca e spintona ogni sabato sera.

La settimana scorsa, grazie a un video diventato virale dove un uomo minaccia la folla con una motosega, questa tradizione assodata ormai da mesi—protestare contro le mascherine e le restrizioni imposte a Toronto per il COVID-19 durante il giorno, andare a Cherry Beach per ballare senza maschere e distanziamento la sera—è andata in frantumi.

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Ora, queste persone sono state costrette a ballare sotto luci fortissime, installate dall’amministrazione. E intorno a loro, polizia e guardie di sicurezza fanno la ronda sulla spiaggia.

Per contrastare i tentativi di illuminare a giorno la festa, gli avventori hanno appeso lenzuoli e una rete a molle contro un albero per avere un po’ di privacy. C’erano un DJ stand e delle casse montate in spiaggia. Alle spalle del rave, un accampamento dove alcune persone vivevano, come in una comune.

Intorno a mezzanotte, piazzato nella sabbia davanti al DJ stand, un uomo con una camicia grigia cercava di aizzare la folla sostenendo che le autorità vogliono togliere loro la libertà, e che proprio per questo loro devono ballare. Ha urlato “libertà” a pieni polmoni. Alcuni presenti di mezza età hanno iniziato a ballare al ritmo della musica house che echeggiava, altri hanno iniziato a fare cori a tema “scamdemic.”

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Persone che ballano al rave di Cherry Beach, a Toronto. Foto via Mack Lamoureux e Ryan DiCecca.

Uno degli agenti presenti in spiaggia, che ha voluto restare anonimo, ha detto a VICE News che la polizia monitora l’evento da settimane (in genere con ronde verso le 3 di notte) e sostenuto che ci sia stato un aumento dei crimini nell’area da quando le feste sono cominciate, ma che il più delle volte la situazione era pacifica.

“A parte per la motosega,” ha detto l’agente, facendo ridere il collega vicino.

Motosega, motosega!

Il video della motosega è bizzarro, anche per essere un video virale. Ritrae due uomini ricoperti di tatuaggi, uno con una ferita aperta sulla testa, che marciano verso una folla. Entrambi imbracciano una motosega e la caricano minacciosamente.

“Siete nella merda,” grida uno dei due uomini.

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L’incidente nel video risale al 9 agosto, intorno alle 9:30 della mattina. David Sullivan, che vive nell’accampamento e ha girato il video, ha detto a VICE News che i due uomini si sono presentati presto, mentre la festa era ancora in corso e lui li ha riconosciuti subito. Erano frequentatori di Cherry Beach da anni, noti per essere dei “piantagrane,” ha detto.

Sullivan ha detto che il duo è rimasto nei paraggi finché la festa non è finita e solo allora hanno cercato la rissa. Diverse persone hanno detto a VICE News che uno dei due è stato colpito alla testa con qualcosa poco dopo.

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I due uomini che avanzano tra la folla armati di motoseghe. Foto: screengrab via Facebook

I due uomini se ne sono andati per tornare, sanguinanti e furibondi, con le motoseghe—non è chiaro da dove le abbiano tirate fuori, ma sembra che uno dei due le usi per lavoro—e hanno marciato verso il gruppo. Sullivan ha detto che li ha visti arrivare e ha subito spinto perché tutti si allontanassero dall’accampamento, e ha cercato di limitare i danni dirottando i due contro la postazione del DJ, Omari Taylor.

Taylor ha detto di essersi spostato sentendo qualcuno gridare “motosega, motosega!” ma che i due hanno segato tutta la sua strumentazione, distruggendola.

“Quando sono arrivati erano fuori controllo, in preda alla furia,” ha detto Sullivan, “Qualcuno poteva farsi male o restare ucciso. Senza dubbio.”

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Un gruppo di agenti monitora il rave a Cherry Beach. Foto via Mack Lamoureux e Ryan DiCecca.

La polizia è arrivata presto e i due uomini sono stati arrestati. Una guardia di sicurezza che non vuole essere identificata ha detto di aver lavorato all’evento nell’ultimo mese e che l’incidente era per certo un’eccezione.

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“In genere viene un centinaio di persone,” ha detto la guardia. “Ma per via di quel che è successo ora hanno paura di tornare.”

Secondo diverse persone, proprio per via dell’ondata di notizie, il consiglio comunale avrebbe deciso di dare un giro di vite contro l’evento.

Rave anti-mascherina

I rave anti-mascherina a Cherry Beach vanno avanti da mesi. Le guardie di sicurezza dicono che ora il numero di partecipanti è calato, mentre quello di poliziotti e vigili è aumentato drammaticamente.

Taylor, uno degli organizzatori della festa e DJ, ha definito la pandemia una “truffa” e spiegato a VICE News la filosofia del gruppo.

“Non ci piace l’obbligo della mascherina,” ha detto. “Io sono anti-mascherina, ma non mi importa se tu vuoi indossarne una. Siamo contrari a quello e al distanziamento sociale nelle scuole. Non lo vogliamo. Perché causerà danni psicologici ai bambini.”

Taylor ha detto che continuerà a fare festa finché il meteo lo permette. Chris Saccoccia, un' altro degli organizzatori, ha risposto a qualche domanda di VICE via email. Anche Saccoccia dice di non essere del tutto contro le mascherine—crede che le persone malate debbano indossarle, ma non quelle in salute. Come molte persone con cui VICE ha parlato all’evento, Saccoccia è convinto che il governo stia lasciando felicemente che le attività chiudano e che le persone soffrano perché sono nel mezzo di un qualche gioco di potere.

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Un uomo e una donna si abbracciano al rave anti-mascherine. Foto via Mack Lamoureux e Ryan DiCecca.

“Le mascherine obbligatorie portano al tracciamento obbligatorio e poi ai vaccini obbligatori,” ha detto Saccoccia. “Non è un incidente, né una coincidenza.”

“Il Covid è decisamente una pandemia pianificata,” ha aggiunto poi. “Il che significa che stanno esagerando la situazione per espandere il potere politico con la scusa della sicurezza pubblica.”

Le opinioni sulla pandemia variavano molto all’evento, ma tutte hanno un orientamento complottista. Per alcuni il virus non è reale, per altri non grave come dicono gli esperti e che le mascherine avrebbero portato ai vaccini obbligatori. Altri hanno definito la pandemia una truffa e una messa in scena.

Rabbia crescente

L’astio verso le mascherine e verso le restrizioni imposte dal governo sta crescendo in fretta in tutto il mondo, tra manifestazioni e azioni legali di gruppi anti-vaccinisti.

Gli scienziati raccomandano di indossare le mascherine perché aiutano a contenere la diffusione delle gocce di muco e saliva che contengono il virus. A oggi, ci sono stati oltre 23 milioni di contagi nel mondo, e oltre 800 mila morti. Per contenere la pandemia, molte regioni hanno imposto la chiusura a molte attività e reso le mascherine, almeno in certi contesti, obbligatorie.

Insieme alla rabbia, anche le teorie del complotto hanno iniziato a diffondersi, comprese quelle che collegano il COVID-19 alla tecnologia 5G. Stephan Lewandowsky, del dipartimento di psicologia cognitiva all’Università di Bristol ed esperto in pensiero del complotto, in passato ha detto a VICE che non c’è da sorprendersi: viviamo in tempi duri e spaventosi, e questo spinge le persone a cercare una risposta rispetto al caos e al dolore che provano.

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Una donna che balla da sola alla festa. Foto via Mack Lamoureux e Ryan DiCecca.

Le proteste e le feste sono organizzate da diversi gruppi—compreso uno chiamato M.A.D. (ovvero “Madri contro il Distanziamento”) che è gestito da Saccoccia stesso, un uomo senza figli che lavora per l’azienda immobiliare del padre. Diverse persone alla festa hanno detto che Saccoccia finanzia buona parte delle attività, ma lui si è rifiutato di commentare, dicendo che “a sua avviso non sono affari di nessuno.”

Il gruppo è coinvolto anche in bravate come distribuire permessi per non indossare una mascherina e sfide in cui uno di loro entra in un locale o negozio senza mascherina e si filma.

“La città sta facendo tutto ciò che è in suo potere (e anche cose che non sono in loro potere) non solo per limitare la nostra capacità di protestare e riunirci… ma anche per screditarci con menzogne e diffamazioni tramite i media,” ha detto Saccoccia.

Gli organizzatori chiamano i loro sforzi contro le restrizioni da COVID-19 “l’estate della non-conformità.”

Alcune persone non sono andate alla festa per ragioni politiche. Un gruppo di quattro giovani ha detto a VICE News di aver saputo dell’evento da amici e che non sapevano fosse una festa anti-mascherina, loro volevano solo ballare.

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Il DJ Omari Taylor cerca di risolvere il problema che ha causato l'interruzione della musica durante la festa. Foto via Mack Lamoureux e Ryan DiCecca.

Per chi era presente consapevolmente, il momento culmine è arrivato quando, circa all’1:15 della notte, la musica si è fermata improvvisamente. Un mormorio si è diffuso tra la folla. Possibile che fosse arrivata la polizia a sgomberarli?

“Vaffanculo, John Tory,” ha urlato un uomo al cielo, prendendosela con il sindaco di Toronto.

Poi hanno capito che non era stato il sindaco a interrompere la festa. Nessun complotto. Nessuno era venuto a prenderli.

Avevano bruciato un fusibile.