Attualità

Abbiamo risposto alle domande più comuni su lockdown, spostamenti e zone

Come vengono decise le varie zone del nuovo Dpcm? Quali spostamenti sono consentiti? Si possono visitare amici e "congiunti"? E posso passeggiare senze autocertificazione?
Leonardo Bianchi
Rome, IT
cose da sapere su lockdown, spostamenti, zone
Milano. Foto di Ludovica Desantis.

Aggiornamento del 7/11/2020: Il governo ha appena pubblicato le Faq sul nuovo dpcm nel sito ufficiale.

Venerdì 6 novembre è entrato in vigore il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che divide l’Italia in tre zone di rischio: gialla, arancione e rossa.

Come ad ogni dpcm, sono molti i dubbi che riguardano l’interpretazione delle norme e cosa si possa (o non possa) fare nelle varie aree. Proprio per questo, nei prossimi giorni il sito della Presidenza del Consiglio dovrebbe aggiornare le domande frequenti sui provvedimenti anti-coronavirus.

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Su Instagram abbiamo chiesto ai follower di sottoporci le loro domande in merito, che poi abbiamo selezionato in base ai dubbi più ricorrenti. In questo post proviamo a fare un po’ di chiarezza sfruttando le informazioni disponibili, le dichiarazioni e le interpretazioni dei quotidiani.

Come vengono decise le varie zone del dpcm?

In molti hanno chiesto “ogni quanto viene ridefinito il colore di una regione” e “su cosa si basa la distinzione tra zone gialle, arancioni e rosse.”

La classificazione in uno dei tre scenari è decisa dal Ministero della Salute sulla base di 21 parametri di riferimento, che vanno dal numero di casi al rapporto tra casi positivi e tamponi, fino alla capacità del sistema sanitario di tracciare e testare i pazienti o l’indice Rt—ossia l’indice di trasmissione calcolato sui casi sintomatici.

La decisione del Ministero si basa inoltre su un diagramma di flusso (pubblicato per la prima volta in un decreto dello scorso aprile, e che regola con un impianto logico-matematico l’attivazione e la disattivazione delle misure restrittive) e sulle disposizioni contenute nel documento di “prevenzione e risposta a Covid-19 per il periodo autunno-invernale” stilato dall’Istituto Superiore di Sanità.

La valutazione delle zone rosse e arancioni, secondo il Dpcm, deve essere ripetuta “con frequenza almeno settimanale.” Se la situazione dovesse precipitare velocemente in alcune regioni “gialle,” è possibile spostarle nelle fasce più a rischio. Inoltre, le autorità locali (anche nelle zone gialle) possono sempre imporre dei lockdown mirati.  

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Quali spostamenti si possono fare tra regioni, comuni e zone?

Diverse richieste si sono concentrate sulle seconde case, e sul rientro nella propria residenza o domicilio se ci si trova altrove.

Per quanto riguarda la questione delle seconde case, la situazione varia da zona a zona. Per quella gialla non ci sono problemi di sorta almeno fino alle 22 di sera, quando scatta il “coprifuoco” nazionale e non è permessa la circolazione. Tuttavia, in base al decreto, la seconda casa deve trovarsi in una zona gialla; se si trova in quella arancione o rossa, non si può raggiungere tranne che per “comprovate esigenze” da autocertificare. In ogni caso, anche nelle zone gialle sono raccomandati solo gli spostamenti necessari.

Se la seconda casa si trova in una zona arancione è possibile andarci solo se si trova nello stesso comune in cui si è residenti, altrimenti serve l’autocertificazione. In questo scenario è infatti vietato qualsiasi spostamento in entrata e uscita dal comune e dalla regione in cui ci si trova. Nelle zone rosse, invece, non ci si può andare se non per motivi di assoluta urgenza (ad esempio in caso di guasto o emergenza che richiede la presenza del proprietario).

Infine, sul rientro, il dpcm prescrive che è sempre “consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.” Va comunque ricordato che una volta che si è dentro una zona rossa o arancione, non si può più uscire o entrare se non per i soliti motivi lavorativi, di salute o emergenza. L’obiettivo di queste misure, infatti, è quello di scoraggiare il più possibile la mobilità.

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Posso andare a trovare “congiunti”, fidanzate/i e amici?

Comprensibilmente, questa è una delle domande più gettonate. Su questo punto, però, nel dpcm non c’è un riferimento esplicito.

Il testo raccomanda “fortemente”—su tutto il territorio nazionale—di “non ricevere” nelle abitazioni private “persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenza lavorative o situazioni di necessità e urgenza.”

Questa raccomandazione vale dunque per le zone gialle e per le zone arancioni, ma in quest’ultimo caso solo se ci trova nel comune di residenza (visto che non ci si può spostare da lì). Nelle zone rosse, dove la mobilità è ristretta al massimo, le visite sono consentite solo in caso di “necessità” e con autocertificazione.

Per ricapitolare: è possibile, ma sconsigliato, fare visita a “congiunti,” partner e amici (in numero ridotto) nelle zone gialle e arancioni (qui solo se ci si deve muovere nel proprio comune); in quelle rosse invece no, salvo per motivi urgenti.

Si possono fare lezioni all’università? E i laboratori restano aperti?

Alcuni ci hanno chiesto se i laboratori delle università rimangono aperti, o se comunque è prevista qualche forma di didattica in presenza. In questo caso, non c’è una risposta univoca.

Il dpcm prescrive che l’attività didattica in tutte le università italiane deve tenersi a distanza, a prescindere dalla fascia in cui si trovano. Sono tuttavia previste delle eccezioni per attività dedicate alle matricole e ai laboratori.

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L’università di Bologna, che si trova in zona gialla, ha comunicato per esempio che la didattica in presenza “sarà possibile solamente per le attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di laurea (triennale, magistrale e ciclo unico) e per quelle dei laboratori indipendentemente dall’anno di corso.”

Quella di Foggia, in zona arancione, ha fatto sapere che per le matricole le lezioni saranno in presenza e su prenotazione e che “le attività dei tirocini curriculari di area medica e delle professioni sanitarie continueranno a svolgersi in presenza.”

È sempre consigliato, insomma, consultare i siti ufficiali degli atenei o rivolgersi alla propria università.

Gli esami della patente si fanno ancora? E le scuole guida restano aperte?

Altri ci hanno chiesto se “si potranno svolgere gli esami della patente.” Anche in questo caso, al momento non ci sono certezze granitiche.

Lo scorso dpcm di fine ottobre aveva confermato l’attività di autoscuole e sedi della motorizzazione fino al 24 novembre. Tale disposizione, almeno per il momento, non è cambiata. Alcune autoscuole hanno annunciato la prosecuzione delle attività nonostante le nuove restrizioni, mentre altre hanno optato per le lezioni a distanza.

In generale, come per il paragrafo precedente, è bene regolarsi con le autoscuole o chiedere alla motorizzazione.

Che attività sportive si possono fare? Posso allenarmi con una squadra di calcio?

Qualcuno si è domandato se è possibile allenarsi con la propria squadra di calcio, a livello dilettantistico e amatoriale, o più in generale se si può fare sport. La questione, anche qui, non è del tutto intuitiva.

Il nuovo dpcm stabilisce che “l’attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.” Al contempo ha disposto lo stop ai campionati dall’Eccellenza fino alla Terza Categoria, almeno fino al 3 dicembre, e confermato il divieto agli sport di contatto.

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Gli allenamenti vanno di pari passo con le varie zone. In quelle gialle e arancioni si possono svolgere individualmente all’interno dei centri sportivi, a patto di rispettare il distanziamento (in pratica: niente partite) e non utilizzare gli spogliatoi. In quelle rosse, invece, sono chiusi i centri sportivi e sospese le attività sportive. Va ricordato che su tutto il territorio le palestre e le piscine restano chiuse.  

Le disposizioni potrebbero sempre cambiare in base alle circolari del Viminale, quindi si consiglia di dare un occhio alle Faq sul sito del governo e del Ministero dello Sport (che devono ancora essere aggiornate e si riferiscono al precedente dpcm).

Posso farmi una passeggiata se sono in zona rossa?

Il dpcm specifica che “l’attività motoria” è sempre consentita anche in zona rossa, e quindi la risposta è: sì, ma solo nei pressi della propria abitazione.

Formalmente non c’è bisogno dell’autocertificazione (così come non serve nel caso di una corsa al parco, ad esempio). Se si viene fermati fuori da casa, almeno stando al Corriere della Sera, si può dichiarare che si sta facendo “attività sportiva” o “motoria.”

Chiaramente, è richiesto un minimo di buonsenso: se vi fermano a parecchi chilometri di distanza, la giustificazione della “passeggiata” non reggerà molto.

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