Cibo

30 tipi di camerieri che puoi incontrare in Italia

Dal ragazzo che lo fa per pagarsi gli studi a quella che ti parla della sua vita anche se non te ne frega niente.
Andrea Strafile
Rome, IT
camerieri in italia
Foto via Unsplash. 

Il cameriere, si sa, può essere un lavoro duro. In Italia, spesso non è considerato nemmeno un lavoro così serio. E quasi sempre non è pagato seriamente.

Sta di fatto che vi ritroverete sicuramente a che fare con loro e con almeno una di queste tipologie di camerieri e cameriere. Che possono rovinare o innalzare la vostra esperienza.

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In ogni caso: siate sempre gentili, stanno lavorando per voi.

Roberto, 22 anni. Dopo ogni turno guadagna almeno due follower. Ogni tanto, durante il servizio, pure un fogliettino col numero vecchia maniera. Gli piace da morire.

Giulio, 34 anni. Vuole fare sempre tutto da solo ed è convinto di gestire più cose insieme. Quando si è dimenticato di darti una posata e glielo fai notare, correrà per rimediare. Ma nel frattempo gliene avranno chiesta un’altra e si sarà dimenticato di te che, senza speranze, mangerai con il cucchiaio o con il coltello.

Arturo, 22 anni. Ha iniziato a lavorare in una trattoria il weekend per fare due soldi mentre frequenta l’università da fuori sede. Oggi fa quattro turni a settimana pagati 40 euro a fine serata e non si ricorda più nemmeno che facoltà sta frequentando.

Tommaso, 36 anni. Ti spiega ogni cosa nei minimi dettagli, dal nome di chi produce il piatto di ceramica a cosa c’è dentro la ricetta. Quando tira fuori la carta dei vini ti devi spaventare.

Giacomo, 29 anni. È un perfetto paraculo professionista che sa esattamente cosa dirti e si inventa storie incredibili sui piatti e sui drink. Tipo che stai per mangiare una secondo inventato una sera proprio al tuo tavolo da Brad Pitt che è un cliente abituale quando viene in città. Fa un sacco di mance e discute con i colleghi perché vanno divise, ma ha fatto tutto lui.

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Nesrine, 33 anni. Fa la cameriera come si deve perché tutto quello che fa deve riuscire alla perfezione, secondo lei. Lavora in un ristorante finto gourmet che serve i gamberi con la burrata su una terrazza e cerca di essere onnipresente per i colleghi e per i clienti. A volte però esagera e dal tavolo la senti litigare con i colleghi dove c’è la macchina del caffè.

Maria, 40 anni. Ha alle spalle anni di esperienza in decine di ristoranti e conosce ogni tipologia di cliente possibile. Sa leggerti dentro e sa meglio di te quello che vuoi. Sa anche che quello non è il tuo fidanzato.

Robert, 26 anni. Non gli va per niente di lavorare, ogni azione per lui è pesantissima e dal tavolo lo vedi sbuffare e ciondolare. Non gliene frega niente se quando apparecchia le posate sono allineate e quando arriva la chiusura ci mette cinque minuti ad asciugare ogni bicchiere per fare il meno possibile.

Oya, 23 anni. Vuole avere sempre tutto sotto controllo. Ti chiede con un sorriso tiratissimo “come va?” o “come procede?” ogni dieci minuti.

Ruben, 45 anni. Ha due figli, ha una compagna per noia e non riesce proprio a capire che deve smetterla di provarci con te.

Ludovica, 31 anni. Lavora in un posto che serve solo insalate e quinoa con melograno e salmone a 20 euro. Nel tempo libero fa yoga—un sacco di yoga—e sembra la tua amica del cuore quando ti parla del potere degli estratti. Probabilmente lo è, perché se sei lì credi davvero al potere degli estratti.

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Adele e Francesco, 17 anni. Sono quelli nella sala che si aggirano senza sapere che fare: devono scontare l’alternanza scuola-lavoro. Probabilmente sbaglieranno a portare i piatti al tuo tavolo.

Mauro, 70 anni. Lavora nello stesso ristorante da quarant’anni, uno di quelli in cui si mette ancora il papillon e si cucina pesce. Memorizza esattamente se bevi naturale o frizzante, sa perfettamente quando darti corda e quando lasciarti in pace e ha un sacco di storie divertenti come quando ha visto Cesare Cremonini tagliare la cotoletta per Lucio Dalla.

Sandro, 30 anni. Nel suo turno di pausa sigaretta si nasconde in cantina per mezz’ora e torna come se niente fosse.

Paola, 23 anni. Si appiglia a qualsiasi cosa tu dica, per raccontarti la storia della sua vita. Nel frattempo pensi solo che la tua pasta si sta raffreddando. Irrimediabilmente.

Matilda, 38 anni. Lavora in una pizzeria popolare e deve solo portare i piatti dal forno al tavolo. Ne impila dieci alla volta per sbrigarsi.

Manuel, 27 anni. Si è guardato tutte le stagioni di 4 Ristoranti, e vorrebbe troppo farlo anche lui. Quindi si atteggia sempre come se fosse davanti alle telecamere qualsiasi cosa faccia. È prontissimo.

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Patrizia, 56 anni. È un’oste vecchio stampo di un quartiere popolare di Roma. Per lei sono tutti bello e bella de zia - “te stanno a piacé le polpette de Patrizia tua?” Il conto è pittorescamente segnato sulla tovaglietta di carta e dello scontrino nemmeno l’ombra.

Marco, 35 anni. È un sommelier affermato, ma gli tocca anche servire in sala. Sa perfettamente che non lascerai una bella mancia.

Andrea, 24 anni. Ha il patema quando deve servire al tavolo troppe bevande su un vassoio. Continua a ripetersi non farlo cadere, non farlo cadere, non farlo cadere. Quando succede, entrambi avreste preferito che nessuno avesse ordinato del buon vino rosso.

Francesca, 25 anni. Non lo fa apposta, ma ha il potere di interrompere la vostra conversazione sul più bello. Sempre.

Katrine, 30 anni. È venuta in Italia dalla Svezia e, dopo aver fatto la ragazza alla pari per un po’, ha trovato lavoro in un posto hipster dove i camerieri ti parlano in inglese e hanno tre giorni di riposo alla settimana.

Vincenzo, 45 anni. Il ristorante è suo, è piccolo e ci lavorano solo in due: uno in cucina uno in sala. Serve con entusiasmo, ma in verità non ha idea di come si faccia funzionare un ristorante. Lo ha aperto da poco.

Cristina, 24 anni. Ha davvero la passione per la sala. Adora guardare i dettagli della gente a tavola e racconta con passione ogni singola portata, citando produttori piccolissimi e sconosciuti. Quando c’è lei il bicchiere dell’acqua è sempre pieno senza che nemmeno ve ne accorgiate.

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Pietro, 32 anni. Qualcosa è successo, perché si comporta con la diplomazia di chi rutta a tavola e non ha niente da perdere. Forse gli hanno rubato il motorino o forse ha litigato con il gestore. Di sicuro potrebbe sputarvi segretamente nel piatto prima di portarvelo.

Damiano, 37 anni. È il manager attentissimo del ristorante che ha lavorato molti anni all’estero. È in grado di servirvi al meglio, ma è anche fenomenale a far quadrare i conti e a organizzare il tutto. Senza di lui sarebbero spacciati tutti, i clienti e i proprietari.

Nazir, 40 anni. Sparecchia, prepara i tavoli e asciuga i bicchieri, ma non gli fanno prendere gli ordini al tavolo. Anche se non dicono il perché, il perché è molto chiaro. La sua paga è sempre più bassa dei suoi colleghi italiani di qualche euro nonostante lavori lì da molto più tempo.

Carlotta, 25 anni. Quando vede che hai il cane corre a portarti una ciotola d’acqua. Tu credi che sia molto gentile e brava, in realtà da quel momento guarderà solo il tuo cane, lo toccherà e gli dirà le cose con le vocine.

Edie, 23 anni. Fa la cameriera delle colazioni in un hotel business ed è fortissima nelle lingue. Molto meno nel ricordarsi l’ordine, e infatti torna al tavolo almeno un paio di volte.

Marika, 26 anni. Lavora in un bar. La mattina odia tutti. E te lo dice. E tu la ami un po’ per questo.

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